aggiornato il 22/12/2010 alle 10:35 da

La Florens rischia di chiudere

CASTELLANA – florens2Due vittorie, due imprese, a Modena contro la capolista e contro Pesaro tri-campione d’Italia. Eppure la Florens non riesce a gioire. “Non nascondiamo le nostre difficoltà economiche – ha gridato il presidente della Florens, Giannantonio Netti – anzi approfittiamo, anche di questa opportunità di visibilità dovuta ai successi conquistati da un gruppo di atlete e tecnici che sta dimostrando sul campo tutto il proprio impegno e la propria professionalità, per segnalare la situazione alle istituzioni locali, provinciali e regionali e alle aziende del territorio”. “Castellana ad oggi, ma già da tempo, vive una situazione di forte disagio dovuta ad alcune sponsorizzazioni contrattualizzate ma non ancora liquidate – ha precisato Netti. Vogliamo ribadire la nostra consapevolezza e la nostra lucidità nell’analisi della situazione”. “Sindaco e assessori comunali, presidente e assessori della Provincia di Bari, governatore e assessori della Regione Puglia e, perché no, anche delle altre regioni meridionali, imprenditori e investitori – ha continuato il presidente della Florens. La Florens vede ora una situazione di difficoltà per la quale potrebbe trovarsi nella condizione di abbandonare il campionato anche nell’immediato. Sarebbe un dispiacere enorme, incalcolabile: Castellana, la provincia di Bari, la regione Puglia, il Sud Italia rischia di perdere un patrimonio di tutti”. “Da quest’anno, rispetto alle scorse stagioni, la società ha voluto impostare un nuovo progetto – ha concluso Netti – basato su nuove filosofie e nuove competenze. Naturalmente come ogni nuova avventura le difficoltà emergono e si fanno sentire, anche se non preventivate (la Florens ha in essere contratti di partnership con aziende che, a tutt’oggi, non hanno ancora adempiuto ai propri doveri economici, nei confronti delle quali la società ha già indicato l’intenzione di adire anche le vie legali, ndr): ecco perché qui, oggi, siamo ad esprimere il nostro grido di allarme, la nostra richiesta di supporto immediato, anche attraverso iniziative popolari che dimostrino ancora una volta come questa società abbia, profonde, le proprie radici nel territorio. Chiunque può contribuire a salvare questo club, con un impegno anche minimo”.

© Riproduzione riservata 22 Dicembre 2010

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