aggiornato il 09/12/2014 alle 17:23 da

Bambini prematuri, i genitori s’incontrano al Di Venere

img 54478 1CONVERSANO – Nel mondo un bambino su dieci nasce prematuro e ogni anno circa 13 milioni di bambini nascono troppo presto. In Europa si calcola che il 6-7% delle nascite avvenga prematuramente. Ma per un numero in costante crescita, cresce anche la probabilità di sopravvivenza e la qualità della loro vita. Secondo gli standard internazionali, si definisce prematuro un neonato che è nato prima della 37ª settimana di gestazione e con un peso inferiore ai 2 chili e mezzo. Come il piccolo Pietro, nato dopo 29 settimane e 5 giorni, il 19 marzo scorso. “Dopo sette mesi di gravidanza perfetta – racconta la mamma Fonte – ho avuto la gestosi. In un primo momento sono stata ricoverata a Putignano e poi, d’accordo con la mia ginecologa, sono stata trasferita al Di Venere di Bari”. Dopo appena tre giorni è nato Pietro. Pesava appena 1 kg e, dopo il calo fisiologico, il suo peso è sceso fino a 860 grammi. “Ricordo perfettamente il suo primo vagito” racconta ancora mamma Fonte. Subito dopo, però, il piccolo ha avuto una crisi respiratoria ed è stato intubato. “Ha trascorso un mese e mezzo in incubatrice, crescendo giorno dopo giorno, fino a quando, superata la fase della terapia intensiva prenatale, siamo tornati a casa”. E ora Pietro, che nel frattempo ha compiuto 8 mesi, sta benissimo e ogni tanto fa sentire la sua voce dall’altro capo del telefono.
Il 17 novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Nato Prematuro, i genitori dei bambini nati prima del previsto al Di Venere di Bari si sono incontrati in un momento di festa organizzato dal reparto. “E’ stata una bellissima giornata – racconta ancora la signora Fonte – perché c’erano tantissimi bambini nati prematuri e che oggi sono diventati adolescenti, c’erano tante famiglie felici”. Il tema della giornata era “tiny socks, big dreams”, ovvero “minuscoli calzini, grandi sogni”. Sono stati coinvolti i genitori di bambini nati prematuramente negli anni 2000 e 2001 e i loro ragazzi che hanno raccontato i propri sogni di adolescenti. Il loro esempio, stimolante per i genitori di bambini degenti o dimessi ma ancora piccini, è stato raffigurato in alcuni poster che sono stati esposti durante la manifestazione. Raffigurata anche la ‘carta dei diritti del prematuro’, nata con lo scopo di far riconoscere dalle istituzioni il diritto prioritario dei neonati prematuri di poter usufruire nell’immediato e nel futuro del massimo livello di cure e di attenzioni congrue alla loro condizione. Questa carta, primo esempio al mondo di una carta dei diritti del prematuro, è nata su iniziativa di Vivere onlus (il coordinamento nazionale che raccoglie e rappresenta le associazioni dei genitori di bambini nati pretermine e a termine e ricoverati in terapia intensiva neonatale in Italia) con la collaborazione di esperti nell’ambito della neonatologia, ginecologia, dell’OMS e del terzo settore. “L’esempio migliore per motivare i genitori dei piccolissimi degenti è raccontare l’esperienza di chi ce l’ha fatta”, ha spiegato il dr. Antonio Del Vecchio, direttore del Dipartimento materno infantile ASL Bari e primario dell’UTIN del Di Venere, “esiste un decalogo che afferma il diritto prioritario dei neonati prematuri di poter usufruire nell’immediato e nel futuro del massimo livello di cure e di attenzioni congrue alla loro condizione”. Perché nascere prematuri non preclude proprio nulla. E se oggi possiamo parlare di relatività o di forza di gravità lo dobbiamo ad Albert Einstein e Isaac Newton. Due nati prematuri.

© Riproduzione riservata 09 Dicembre 2014

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