aggiornato il 26/05/2018 alle 12:18 da

Allarme bomba. Artificieri al lavoro [VIDEO]

allarme bombaCONVERSANO – Dal petardo tirato in un’aiuola che si trasforma in “bomba-carta” alla telefonata di un sedicente informatore che annuncia la presenza di una bomba nel castello di Conversano. Il sabato della Madonna della Fonte potremmo dire che inizia in modo scoppiettante. Il sospetto è che si abbia a che fare con un mitomane o, peggio ancora, un “cretinomane”. Fatto sta che il piazzale dinanzi al castello e tutte le strade limitrofe vengono delimitate con un nastro di plastica rosso e bianco che va a confondersi con gli addobbi della festa patronale. Così, giocando giocando, la cosa si fa seria. Arriva il comandante della compagnia dei carabinieri insieme a quello del nucleo operativo. Tutto il personale della stazione di Conversano, ormai da qualche ora, è già schierato intorno al castello e nella villa. Polizia Locale ovunque. Guardie giurate e volontari del Cisom. Anche la Guardia di Finanza. In pochi sono convinti che ci sia realmente un ordigno, però la procedura da adottare in caso di allarme è quella e va portata avanti pedissequamente; come impone il regolamento. Così arrivano anche i cani per la ricerca di esplosivi. Si va avanti ancora per un’ora. Intanto arrivano le notizie più disparate e disperate. I cittadini sono convinti di aver letto da qualche che l’ordigno è stato trovato. Anzi, erano due! Un altro, per errore, tira fuori un vecchio articolo di Faxonline del luglio 2017 in cui i CC sono intervenuti nel piazzale del castello mentre in cattedrale era in corso un matrimonio. L’articolo in pochi istanti diventa leggenda e apprendiamo, non senza una punta di sgomento, che su Faxonline è scritto (ne sono sicuri) che l’allarme bomba ha interrotto un matrimonio in corso nel castello! Mostriamo col cellulare che nulla di ciò è mai stato pubblicato. Risposta: “e quelli l’hanno cancellato adesso!”. In verità un matrimonio mentre si cerca la bomba è veramente in corso nella vicina cattedrale. Gli invitati e gli sposi sono costretti ad attraversare vicoli e vicoletti per poter lasciare il sagrato e raggiungere le auto dietro piazza Garibaldi. Intanto tutti i negozi intorno al castello hanno chiuso in automatico, perché, non potendo passare nessuno era ovvio che non avrebbero avuto clienti. Ai danni economici provocati da ore di servizio, trasporto di personale, impiego di uomini e mezzi si aggiungono i danni economici legati alle chiusure forzate delle attività ed ai mancati guadagni che, nel giorno di festa, si auspicavano più ricchi. E come se non bastasse tutto ciò, aspettiamoci le inevitabili ricadute che l’affare avrà sulla campagna elettorale in corso. Tutti si sentiranno autorizzati, per il si e per il no, a tirar fuori questa storia. Insomma se “na femmena e ‘na papera arrevutajeno Napule” a Conversano è bastato un petardo…

© Riproduzione riservata 26 Maggio 2018