aggiornato il 30/08/2011 alle 16:53 da

Una lettera che evidenzia “l’agonia della sanità gioiese”

GIOIA – ospedale_gioiaNei mesi scorsi le cronache locali sono state animate dalle proteste dei gioiesi contro la chiusura del cittadino plesso ospedaliero. A tornare sulla questione, esponendo disagi e criticità, è un nostro lettore, dal quale riceviamo e pubblichiamo:

SOS Sanità gioiese

Gentili concittadini,

l’agonia della sanità sul territorio gioiese pare sia al termine. Come ormai sappiamo la commissione sanità, con il piano di riordino sanitario in Puglia, penalizza pesantemente la struttura ospedaliera di Gioia: “Il paradiso” chiude! Tutto ciò è incominciato con la riduzione di 39 posti letto, passando quindi dai 71 ai 32. Pneumologia e parte di medicina trasferiti a Putignano, però né Gioia e né Putignano sono provvisti di unità di rianimazione! Anche se il consiglio comunale di Gioia ha proposto un polo medico al “paradiso” e uno a Putignano per rientrare e recuperare i posti letto sul territorio, ciò non si è ancora verificato! Inoltre, in seguito ai numerosi controlli effettuati nel nostro ospedale si è appurato che o.p.t. (ortopantomografia) è inefficiente da oltre 3 anni in quanto il macchinario è guasto e mai stato riparato (3 anni!) e da 9 mesi è in avaria il laser oculistico. Ma da quanti anni il nostro “paradiso” è stato dimenticato dai vari politici? Le amministrazioni passate e quella attuale avrebbero dovuto rendersi conto che al primo posto doveva esserci la preoccupazione per gli ammalati sia del nostro paese che dell’aeroporto militare. Perché l’interesse del cittadino malato è stato sottovalutato? Solo ora, tardivamente, si cerca di dimostrare a noi cittadini di essere solerti? Di performance mi sembra che ce ne siano state troppe, credete ancora di poter ottenere una tac di ultima creazione al “paradiso”? E’ in che modo dato che la regione è in deficit? Nell’articolo di “Fax” del 25/06/2011 il nostro vice-sindaco ha dichiarato che non tutto è perduto e di credere al loro impegno per salvare almeno alcuni posti di medicina. Su questo possiamo anche crederci dato che lui stesso fa parte dell’equipe che opera egregiamente in quel reparto! Intanto i medici di base, fuori dall’orario di studio, sono quasi sempre latitanti! La guardia medica è disponibile solo in certi orari, le chiamate al 118 arrivano alla sede di Bari che poi le passa a Gioia. E se dopo tutto ciò il povero malato sopravvive, in quale ospedale verrà accolto? Si è fatto ricorso al Tar, spetta a loro quindi l’ardua sentenza! Dato che si parla appunto di richieste, perché non includere i 40 posti letto della ormai dimenticata clinica “Villa Lucia”? A questo punto potrebbe essere un salvagente a cui aggrapparsi. 40 pazienti a rotazione potrebbero trovare aiuto sul territorio, inoltre la clinica è dotata di macchinari all’avanguardia come la tac di ultima creazione. Perché ostacolare le richieste di permessi da parte dei proprietari che vorrebbero riaprire ex novo e a loro spese? Dei problemi interni e politici al malato non interessa!

Grazie a tutti coloro che hanno fatto si che in una cittadina come la nostra siamo rimasti scoperti sulla cosa più importante che è la sanità!

                                                                                         Carmela Vegliante

                                                                         Cittadinanza Attiva di Gioia del Colle

 

© Riproduzione riservata 30 Agosto 2011

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