aggiornato il 12/04/2012 alle 18:22 da

Atr72, pene ridotte per il pilota e i tecnici

atr_72GIOIA – Pene ridotte in appello per i piloti ed i tecnici dell’Atr 72 della Tuninter, che ammarò nel golfo di Palermo il 6 agosto 2005, provocando la morte di 16 persone, di cui tre gioiesi.

A sei anni dalla tragedia, la seconda sezione della corte d’appello di Palermo ha riconosciuto le attenuanti generiche ai sette imputati, tutti tunisini, accusati a vario titolo di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravissime.

La pena più alta è toccata ancora una volta al comandante, ritenuto il principale responsabile dell’imprudente ammaraggio dell’aereo, rimasto senza carburante per il difettoso funzionamento di un apparecchio che avrebbe dovuto misurare il livello della benzina. Chafik Gharby, condannato in primo grado a dieci anni, dovrà scontare una pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione. Sei anni anche al pilota Ali Kebaier (condannato in primo grado a 10 anni), al direttore generale Moncef Zouari e al direttore tecnico Zoueir Chetouane. Ridotte da 8 a 5 anni e 8 mesi agli altri imputati: il responsabile del reparto di manutenzione Siala Zouehir, il meccanico Nebil Chaed e il responsabile della squadra manutenzioni Rhouma Bal Haj.

Al di là delle gravi responsabilità dell’equipaggio dovuto all’erroneo funzionamento dell’apparecchio che segnala il livelli di carburante, le perizie effettuate hanno infatti dimostrato che il velivolo sarebbe potuto arrivare, semplicemente planando e sfruttando le correnti ascensionali, anche a motore spento fino a Punta Raisi. E’ questa la tesi sostenuta dall’accusa, secondo cui l’errore umano sarebbe stato causa dell’ammaraggio.

Le parti civili hanno abbandonato il processo d’appello in cambio dell’impegno dell’assicurazione a non mettere in discussione il risarcimento già liquidato dopo la sentenza di primo grado. Teresita Guglielmi

© Riproduzione riservata 12 Aprile 2012

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