aggiornato il 18/12/2017 alle 9:57 da

Crisi Lutech: l’affronta il PD in un incontro con l’assessore regionale Mazzarano

michele mazzaranoGIOIA – Stasera l’assessore regionale Michele Mazzarano sarà a Gioia per parlare di Lutech. L’incontro al quale prenderà parte anche il segretario regionale del partito, Marco Lacarra, è stato organizzato dal circolo cittadino guidato da Maurizio Liuzzi, pochi giorni fa nominato componente della segreteria regionale. Le notizie della possibile chiusura dell’azienda, che comporterebbe la perdita di lavoro per ben 26 persone, ha spinto il partito a interessare gli organismi regionali per poter capire se ci sono spazi di manovra per la politica, per fare in modo che l’azienda riconsideri questa decisione. Il prossimo 16 gennaio è previsto un nuovo incontro tra sindacati e azienda e non è escluso che in quella occasione la Lutech comunichi la riapertura della procedura di mobilità. “Gioia ha perso circa 120 posti di lavoro in pochi mesi – ha commentato Liuzzi- un fatto sociale grave. Per quanto riguarda la Lutech, bisogna capire se c’è un problema in qualche modo legato alla sfera di competenza dell’Assessore regionale o ad una serie di altri fattori sui quali non si può incidere”. Diverso è l’approccio sulla questione Coop, la cui chiusura ha interessato oltre 30 famiglie. A riguardo la posizione del PD è molto più dura e non scevra da quelle che Liuzzi ritiene scelte sbagliate e tardive fatte dalla politica. “Sia io che Vito Marvulli – spiega- abbiamo presentato delle osservazioni al PIRU in cui chiedevamo come mai non fossero prese i considerazione le problematiche relative alle zone F, anche alla luce delle sentenze da poco emanate. Successivamente il PD ha protocollato un’interpellanza con la quale provavamo ad indicare la strada da percorrere per la soluzione della vicenda e quindi il PIRU. Ma nulla. Si sono accumulati una serie di ritardi per i quali la Coop potrebbe trovarsi nella condizione di non avere più interesse a riaprire”. Liuzzi è dunque molto scettico sulla possibilità che inserire l’area nel piano di rigenerazione urbana e procedere in tal senso, possa di fatto spingere Coop a ricominciare, senza considerare i danni economici legati a diversi mesi di inattività. Nelle prossime settimane l’argomento dovrà essere affrontato nuovamente così come si dovrà tornare a parlare, forse già in aula dalle prossime sedute, di Spes. “Stiamo ipotizzando di protocollare un’autoconvocazione – ammette il segretario cittadino- perchè contestiamo il fatto che si siano liquidate le quote del socio di minoranza, senza che sia stato coinvolto il Consiglio comunale. Vogliamo inoltre capire qual è la visione strategica dell’Amministrazione in merito alla Spes, cosa si intende fare di questa società che al momento sembra essere un contenitore vuoto che ci costa circa 100mila euro”.

© Riproduzione riservata 18 Dicembre 2017