aggiornato il 27/02/2017 alle 17:37 da

Disastro ambientale: chieste 9 condanne da 22 a 24 mesi di reclusione

wt-Discarica-incidente-probatorioSi è tenuta questa mattina presso il Tribunale di Bari, dinanzi al  Gup del Tribunale di Bari, Antonio Diella, l’udienza del processo, con  il rito abbreviato, relativo al presunto disastro ambientale, causato  da comportamenti illeciti nello smaltimento dei rifiuti in contrada  Martucci.
Sono imputati i titolari e tecnici della società “Lombardi Ecologia  srl”, proprietaria della discarica, i componenti della Commissione di  collaudo regionale che avrebbero omesso i controlli e l’Amministratore  della società “Progetto Gestione Bacino Bari 5” che gestisce l’impianto.
Il Pubblico Ministero della Procura di Bari, dottor Baldo Pisani, ha  chiesto per gli imputati la condanna da 22 a 24 mesi di reclusione per  pericolo di disastro ambientale, previsto dall’art.434, del codice  penale.
Com’è noto la discarica Martucci di proprietà della Lombardi Ecologia  srl, dichiarata fallita, è sotto sequestro da quasi tre anni. Stando  alle indagini dei carabinieri del Noe, una delle  vasche in cui sono  stati smaltiti rifiuti (anche pericolosi e non autorizzati) sarebbe  stata costruita in modo difforme dal progetto e violando le norme di  legge: in particolare sarebbe stata usata una quantità inferiore di  argilla e la guaina che doveva rendere stagna la vasca presentava  alcune lacerazioni. Questo avrebbe provocato l’infiltrazione del  percolato nel sottosuolo. Così la falda sarebbe stata inquinata e, di  conseguenza, anche i terreni agricoli circostanti.
Si sono costituite parti civili il Ministero dell’Ambiente, la Regione  Puglia, la città Metropolitana di Bari, nove comuni e in particolare  quelli di Conversano e Mola,  Legambiente e Wwf, che hanno chiesto la  condanna degli imputati a risarcimenti danni milionari.
Il processo riprenderà,  lunedì prossimo, con le arringhe degli  avvocati che difendono gli imputati. Per la realizzazione della  discarica di contrata Martucci gli stessi imputati sono sotto a  processo per i reati, a vario titolo contestati, di falso ideologico,  omissione di atti di ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture e  gestione di rifiuti non autorizzata.

© Riproduzione riservata 27 Febbraio 2017