aggiornato il 13/02/2013 alle 18:55 da

Geofarma Basket, paura per capitan Mazzotta

frank_Mazzotta_webMOLA – La paura è alle spalle ormai.  Per fortuna. Una domenica che sembrava come tutte le altre, trasferta lunga in programma destinazione Vasto, partenza appena dopo pranzo, fuori freddo tagliente,  poi ad un tratto il pullman si ferma, il capitano non sta bene, un mancamento, attimi concitati e ansiogeni, l’arrivo dell’ambulanza e la corsa in ospedale.  No, non sarà stata una domenica come tutte le altre per Frank Mazzotta, ma il peggio è alle spalle. Ed è ciò che conta.  “Si, è stata una domenica movimentata, prima di movimentarla sul parquet – esordisce con ironia il 20 molese, in convalescenza ma in netta ripresa – e devo ringraziare le due persone che mi hanno soccorso tempestivamente subito dopo aver accusato il malore, Simone Quaranta e Gigi Gallo, i due dirigenti che non ci lasciano mai soli, soprattutto in trasferta. Immagino siano stati istanti di panico, e me ne duole, per questo ringrazio anche tutti i miei compagni, l’intero staff tecnico e il nostro addetto stampa per essersi prodigati in quei momenti di concitazione. Da ultimo ma di certo non per importanza un grazie di cuore anche al mio presidente Leo Losito per la preziosa assistenza prestatami in ospedale.” E’ un Mazzotta ancora in degenza quello che parla, postumi di un forte trauma cranico per la caduta, qualche punto di sutura sulla fronte e sulla testa : “ sento ancora dolore pulsante alla testa ma è normale per via del forte colpo, per il resto per fortuna è tutto a posto, ho fatto e nei prossimi giorni continuerò a fare gli accertamenti necessari, e spero di poter tornare al parquet nel più breve tempo possibile. Faccio un grosso in bocca al lupo ai miei compagni per queste prossime tre gare cruciali che li attendono, e mi auguro di essere lì a lottare accanto a loro per la volata finale e per i successivi play off che sono certo conquisteremo. “ L’in bocca al lupo è tutto nostro, per una pronta guarigione e per un ritorno in tempi brevissimi al basket giocato. Perchè senza il capitano è un’altra storia.
© Riproduzione riservata 13 Febbraio 2013

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