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Inaugurati i rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale [FOTOGALLERY]

DSC 0211MONOPOLI – Un salto a 71 anni fa, quando l’8 settembre 1943, il vescovo Gustavo Bianchi benedì la più importante protezione antiaerea da 4.800 posti della Città di Monopoli. Un paese che nel 1940, il primo il 16 novembre, il secondo il 16 dicembre, proprio nella giornata dedicata alla Madonna della Madia, subì due incursioni aeree con bombardamenti, solo per buona sorte con non gravi ripercussioni sulla popolazione. Il Podestà Clemente Meo-Evoli ordinò la costruzione dei rifugi con un progetto definitivo da 737.823 Lire, basato non già sulla costruzione di ricoveri a cunicoli tubolari ma sul sistema delle gallerie. Un tratto di quegli ambienti, uno dei tanti utilizzati nella Seconda Guerra Mondiale è stato valorizzato e reso fruibile alla cittadinanza al fine di mantenere sempre viva la testimonianza del passato di Monopoli ai cittadini. Un attaccamento ai valori della patria, dimostrato questa mattina, nella giornata della Liberazione, dai tanti cittadini, istituzioni che hanno gremito l’ingresso dei rifugi dove è inciso l’articolo 11 della Costituzione Italiana. La benedizione, alla presenza del Sindaco di Monopoli Emilio Romani, dell’arch. Arturo Cucciolla, dell’Assessore alle Contrade ed Infrastrutture del territorio Angelo Annese e del consigliere delegato alla Cultura Giorgio Spada, è stata affidata al rettore della Basilica Cattedrale di Monopoli don Vincenzo Muolo che ha affidato alla tutela della Madonna della Madia questo luogo della memoria con un effigie apposta all’ingresso del rifugio antiaereo di Piazza Vittorio Emanuele II: “L’apertura dei rifugi deve rappresentare un momento per ricordare gli orrori della guerra ma anche un elemento d’attrazione e valorizzazione del patrimonio locale. E’ ferma volontà dell’amministrazione completare il percorso per renderlo interamente visitabile” ha detto il Sindaco Romani in chiusa, invitando quanti possiedono reperti fotografici e documentali a metterli a disposizione così elaborare una più esatta ricostruzione della storia del periodo. “La migliore delle testimonianze che possiamo lasciare ai giovani è difendere la libertà perché lì vi è il messaggio autentico di civiltà ed italianità”. Al termine della cerimonia inaugurale, i ciceroni liceali hanno condotto i numerosi visitatori alla scoperta della protezione antiaerea monopolitana.

© Riproduzione riservata 25 Aprile 2014

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