aggiornato il 10/11/2014 alle 16:27 da

Nuovo ospedale, per costruirlo necessaria una variante al Pug

Comune Monopoli MunicipioMONOPOLI – L’edificazione dell’ospedale tra Monopoli e Fasano messa a rischio da inghippi di natura urbanistica. L’area individuata, sita in contrada Lamalunga, nell’agro monopolitano, è tipizzata come area agricola e per questo, soltanto una variante al Piano Urbanistico Generale del Comune di Monopoli può consentire il proseguo dell’iter per la progettazione, l’appalto e la costruzione della nuova struttura sanitaria della Valle d’Itria. Il Comune di Monopoli è stato chiamato dalla Regione Puglia a fornire chiarimenti “sulla scelta del luogo dove realizzare l’ospedale” nell’invito dell’assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente a dimostrare, pena la perdita del finanziamento pubblico da 80 milioni di euro (somma da impegnare entro il 31 dicembre 2015 tramite l’aggiudicazione dell’appalto), non soltanto che l’area di contrada Lamalunga fosse l’unica sulla quale localizzare l’opera sanitaria ma anche che l’ente comunale avesse attivato le procedure per approvare la variante. Il timore, era che accadesse a Monopoli quanto già verificato per il San Raffaele di Taranto, ubicato anch’esso su un’area agricola ed con una variante bloccata che aveva portato via due anni. Ai rilievi regionali, poi, ha prontamente risposto il Sindaco di Monopoli Emilio Romani, planimetrie con aree a servizio del Pug ed indicazione delle consistenze alla mano. Tutto risolto? Non proprio. Questo perché se fino al 2013 la procedura di approvazione di varianti urbanistiche per opere pubbliche era, per così dire, “semplificata”, con la Legge Regionale n.19/2013 il procedimento si è appesantito, obbligando ad un doppio passaggio in consiglio comunale: “Il procedimento di approvazioni di varianti urbanistiche in caso di espropri -evidenzia l’ex consigliere comunale e capogruppo Pd Giampiero Risimini- era regolata dalla Legge nazionale n.1/1978 e dalla Legge Regionale n.5/2003 ed implicavano un solo passaggio in consiglio comunale. Dal 2013 è necessaria l’approvazione del progetto preliminare in consiglio comunale, la pubblicazione del progetto, la definizione di un termine per la presentazione delle osservazioni ed infine la riapprovazione del progetto con le osservazioni. Sicuramente c’è il tempo necessario per approvare la variante per l’area di Lamalunga ed immagino che non sarà un problema ma è chiaro che, con le osservazioni, si apre anche la possibilità di ricorsi al Tar”. E mentre il Primo Cittadino ha rintuzzato ogni parallelismo con l’ospedale di Taranto, evidenziando che le scelte monopolitane  tengono lontane da ogni speculazione e ritardi, l’avvocato Risimini rilancia provocatoriamente: “ Capisco che sul nuovo ospedale c’è stato un clima d’incertezza ma la domanda che mi faccio è: possibile che le varianti urbanistiche private erano già pronte e portate in consiglio comunale a dicembre 2012 e per questa variante pubblica non ci fosse un’attenzione tale da farla a tempo debito?”

© Riproduzione riservata 10 Novembre 2014

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