aggiornato il 25/11/2014 alle 7:49 da

Fumi maleodoranti, la centrale sotto accusa. I cittadini si ribellano [VIDEO]

fumi cementeria-monopoliMONOPOLI – Aggiornamento del 26/11: I monopolitani non sopportano più i fumi maleodoranti provenienti della centrale a biomasse della Ital Green. Alcuni di loro, come raccontato ai microfoni di Faxonline, negli ultimi giorni hanno avvertito problemi respiratori, rinunciando finanche ad uscire all’aria aperta. La situazione è particolarmente difficile nei quartieri a nord e ad ovest (dove i residenti sono stati costretti a tenere chiuse le finestre), ma in generale è tutta la città a non passarsela bene. E adesso sono in molti a chiedere un intervento deciso dell’amministrazione comunale ed in particolare del sindaco.

25/11: Di sera l’aria si è fatta di nuovo irrespirabile. Da qualche anno ormai è sempre così perchè proprio in questo periodo la centrale a biomasse della Ital Green, ubicata nella zona industriale, inizia a bruciare nei suoi camini la sansa fresca prodotta dai frantoi.  
Probabilmente sarà così tutti i giorni fino a marzo a meno che, come è accaduto negli ultimi anni, l’azienda non decida di sospendere le operazioni almeno il sabato e la domenica per stemperare i sempre crescenti malumori tra i cittadini.
Chi abita nei quartieri a nord e ad ovest della città, del resto, fa quotidianamente i conti con i disagi provocati da quegli odori che inacidiscono l’aria. Stendere i panni all’aperto nei giorni in cui spira il maestrale per qualcuno vuol dire lavare di nuovo la biancheria che viene impregnata dal cattivo odore.
Talvolta diventa un problema anche tenere aperte le finestre e non manca chi addirittura asserisce di aver avvertito bruciori agli occhi ed alla gola nelle giornate caratterizzate da elevata umidità ed assenza di vento. Come sabato sera quando le correnti, seppur deboli, da nord ovest hanno  spinto verso il centro abitato i fumi rilasciati dai camini, rendendo di fatto l’aria irrespirabile. Per le vie, nei locali e nei luoghi di ritrovo non si parlava d’altro che di quei cattivi odori ed in molti hanno perfino rinunciato a trascorrere la serata all’aperto nonostante la clemenza del tempo.
L’azienda in passato ha più volte fornito rassicurazioni sulla salubrità dei fumi rilasciati dai due comignoli, ma negli ultimi tempi i cittadini hanno iniziato a manifestare con sempre maggiore insistenza la propria insofferenza verso quell’impianto costruito nel 2005 a meno di due chilometri dal centro abitato. La sensazione di impotenza dei residenti sembra supportata anche dalla poca attenzione che la politica e la pubblica amministrazione sembra dedicare alla questione, anche il prospettiva dell’ampliamento dell’impianto.

© Riproduzione riservata 25 Novembre 2014

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