aggiornato il 25/11/2014 alle 15:29 da

Cementeria, la farsa delle centraline dell’Arpa

arpa cementeria-monopoliMONOPOLI – Alla fine sono arrivate. Alla fine, nel vero senso della parola. Perché le centraline dell’Arpa per monitorare le emissioni di eventuali sostanze nocive nell’aria nei pressi del cantiere della Cementeria sono state sistemate lunedì. Lunedì 24 novembre. Troppo tardi, come si è detto altre volte, soprattutto se si considera che i lavori di demolizione dei fabbricati presenti, stando alla tabella di marcia termineranno a tra un mese. In pratica il furgoncino sistemato in una zona vicina al cantiere farà i propri rilievi e rimarrà fino alla fine dei lavori. Un’amara soddisfazione perché se poi dovessero emergere dati preoccupanti o picchi ormai non si potrà fare più nulla, perché tanto la demolizione sarà stata completata. E nulla si sarà fatto neppure per i mesi passati, quando da settembre è ripartito l’abbattimento. Un’operazione questa che è stata compiuta speditamente, con la volontà di liberare quanto prima l’area e darle un nuovo volto. Lunedì al momento dell’installazione delle centraline c’erano l’ingegner Francesco Quaranta, responsabile dei lavori e l’ingegnere Leonardo Saponara, coordinatore della sicurezza. Dopo, sono arrivati anche l’assessore all’urbanistica Stefano Lacatena e i consiglieri Giacomo Piepoli e Cristian Iaia. Una rilevazione, bisogna ricordarlo, era stata fatta anche a cantiere fermo e in quella circostanza non erano emersi dati preoccupanti. Ma adesso e con il timore che nelle ciminiere ci sia comunque la presenza di amianto, la situazione è diventata senza dubbio più pesante. La sensazione dunque, stando alla tempistica, è che ci sia qualcosa che non torna. I controlli effettuati in maniera tardiva sembrano non avere senso. Lì, in quell’immensa zona praticamente nel centro della città e sul mare, nella quale si sviluppava industrialmente Monopoli, è rimasta ormai poco o niente. Una cabina, qualche silos che andrà giù a giorni e le torri, che l’amministrazione dice di voler ancora salvare dalle pinze delle ruspe che le dovrebbero invece iniziare a sgretolare a giorni.

© Riproduzione riservata 25 Novembre 2014

Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!


Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commento *
Nome
Email *
Sito web