aggiornato il 02/03/2012 alle 8:52 da

Senza stipendio, la protesta dei netturbini

MONOPOLI – DSC_0904Ennesima protesta dei dipendenti della Lombardi Ecologia, azienda che gestirà su Monopoli per pochi mesi ancora il servizio di nettezza urbana. Al primo marzo non hanno percepito lo stipendio di gennaio. I vertici aziendali si fanno negare al telefono, ci dicono gli operai, e la situazione è sempre più disperata. Giovedì mattina sit in sotto al Municipio per chiedere l’intervento del sindaco Emilio Romani. Alla protesta c’erano gli uomini della polizia di Stato, guidati dal vice- questore Fabio Caprio, ed il comandante del Corpo di Polizia Municipale, Magg. Michele Palumbo. Cosa determina questo atteggiamento non sarebbe il forte periodo di regressione ma a quanto pare una vera e propria strategia. Ed è Romani ad ammetterlo: «non ci sono dubbi – dice – in questo momento sono solo un elemento nelle mani loro che vorrebbero usarli». «Credo che l’azienda non abbia più interesse alla nostra città – commenta il consigliere Stefano Lacatena – e pertanto sta facendo ritorsione nei confronti dei dipendenti». Succede tutto questo in prossimità della scadenza dell’appalto. L’azienda, seppure negli anni ha aperto una sede nella zona industriale, è stata “rimpiazzata”. Un duro colpo per la Lombardi a cui si è aggiunta una verifica, effettuata la scorsa settimana dalla polizia municipale e lo Spesal, direttamente sul cantiere ove sono state contestate ed applicate alcune penalità perché «sono emerse alcune anomalie sulla conduzione aziendale» riferisce il Magg. Michele Palumbo. E i dipendenti lamentano anche «docce da anni bloccate, bagni guasti, armadi fatiscenti, non abbiamo divisa di ricambio». Alle due mensilità non percepite si aggiunge la preoccupazione di perdere la terza, del mese di marzo. Senza contare i buoni pasto trattenuti per quattordici mesi così come il quinto dello stipendio. Ma intanto assicurano: «il servizio lo garantiamo perché capiamo le esigenze della città». E qui giunge la solidarietà del primo cittadino: «apprezzo tantissimo il senso di maturità degli operai. Sono contento – conclude – che stanno resistendo a questa tentazione». Ecco il parere legale di Lacatena: «l’unica strada, da un punto di vista giuridico, è il pignoramento presso terzi, cioè quelle somme erogate dal Comune all’azienda».

© Riproduzione riservata 02 Marzo 2012

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