aggiornato il 16/03/2012 alle 11:26 da

Convegno musei ecclesiastici della Puglia, serve un coordinamento regionale

MONOPOLI – Dopo l’esperienza dello scorso anno a Molfetta, si sono ritrovati a Monopoli direttori, operatori e volontari dei musei ecclesiastici di tutta la Puglia. Tutti riuniti, giovedì mattina, nella sala congressi del Museo Diocesano di Monopoli, per discutere di un tema di grande attualità e rilevanza: l’educazione museale. Perché il museo non deve essere più inteso come un luogo autoreferenziale, adatto solo ad un’èlite di visitatori passivi, bensì un luogo di scambio, formazione e socializzazione: un ponte che unisce sensibilità, fedi e culture diverse. Ed è proprio in quest’ottica che si avverte l’esigenza di dar vita a servizi educativi, progettualità condivise che vadano oltre la semplice visita guidata. Temi, questi, oggetto del Convegno Nazionale dell’AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani), tenutosi a Trento nello scorso ottobre, cui prese parte anche un gruppo di volontarie del Museo Diocesano di Monopoli guidate da don Vito Castiglione Minischetti. Sono state proprio loro, giovedì mattina, ad illustrare – in un sunto della tre giorni del convegno tridentino – la propria esperienza. La presentazione degli atti del convegno è stata invece affidata al presidente nazionale dell’AMEI Mons. Giancarlo Santi, il quale – dalla presentazione delle attività sinora svolte dai musei presenti – ha potuto constatare come tanto ci sia ancora da fare in Puglia, dove l’attività didattica è perlopiù affidata all’improvvisazione più che alla progettazione. A gran voce, dunque, nel corso dell’incontro è emersa l’esigenza di creare un coordinamento dei musei ecclesiastici in ciascuna diocesi, per esser poi meglio organizzati in una rete regionale, aperta al dialogo, al confronto, alla crescita. Al meeting, moderato da don Michele Ambrosini, direttore del Museo Diocesano di Molfetta, ha preso parte il Vescovo della Diocesi Conversano-Monopoli, Mons. Domenico Padovano e l’incaricato regionale per i beni ecclesiastici della Puglia, don Gaetano Coviello. Rilevante, inoltre, la partecipazione delle realtà culturali attive sul nostro territorio, come le associazioni Pietre Vive e Historia, nonché la responsabile dei servizi educativi del Museo di Egnazia, la dott.ssa Miranda Carrieri.
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© Riproduzione riservata 16 Marzo 2012

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