aggiornato il 01/08/2012 alle 9:38 da

Approdo della Madonna della Madia senza pescherecci e barche da diporto. Ordinanza della capitaneria di porto per motivi di sicurezza

MONOPOLI – Madonna_della_Madia_14.08_140Un’ordinanza non ancora sottoscritta scuote gli animi dei devoti alla Madia. La Capitaneria di Porto di Monopoli, memore della collisione fra due imbarcazioni verificatasi nel corso della rievocazione dell’agosto 2010 durante la quale caddero in mare ma senza conseguenze una donna ed una bambina, per esclusive ragioni di sicurezza, legate anche allo spazio di manovra ristretto all’interno di Cala Batteria, ha inteso emanare un provvedimento a disciplina del trasporto di persone a bordo delle unità diporto che, pena sanzioni penali e sottrazione di punti sulla patente nautica, obblighi i diportisti a non superare il limite di persone previsto dalla licenza di navigazione. La decisione, a tutela della pubblica incolumità, comunicata dal comandante TV (CP) Francesco Esposito nel corso di una riunione fra il rettore della Basilica Cattedrale don Vincenzo Muolo, il presidente del Comitato Festa Patria cav. Martellotta, l’assessore alle Attività del Mare Spinosa e gli armatori e comandanti d’imbarcazioni del Porto di Monopoli, pur trovando condivisione nel principio di garantire la pubblica incolumità, ha colpito nel vivo il simbolico abbraccio che i pescherecci usano riservare alla Patrona e Protettrice della città quando seguono e circondano la zattera nel suo andirivieni. Uno strappo alla tradizione che ha portato alcuni pescatori a protestare con la motivazione di non poter vedere snaturata la manifestazione della propria devozione, minacciando così di non partecipare al rito, di non ormeggiare i gozzi con le lampare accese, di sistemare a pacchetto le imbarcazioni alla Solfatara 2 o addirittura di non fare donazioni al Comitato organizzatore: “Riempire le barche di persone -spiega intanto il TV (CP) Esposito- non è una tradizione ma una consuetudine pericolosa, causa di macroscopiche infrazioni, non corrispondente agli standard di sicurezza. E’ meglio essere impopolari ma fare delle scelte. Da parte nostra v’è la massima collaborazione ma soprattutto la necessità di applicare le norme di sicurezza”. Una presa di posizione che rischia di avere ripercussioni negative sull’intera organizzazione della festa e per la quale, a distanza di due settimane dall’evento, si cerca ancora un compromesso, magari non sovraccaricando le imbarcazioni da sistemare ferme all’imboccatura di Cala Batteria. Il suggerimento arriva dal presidente del Comitato Festa Patria cav. Martellotta che, per la serenità e la tranquillità di un’edizione travagliata sotto diversi aspetti (si ricordi il problema dell’installazione delle luminarie dovuto alla ripavimentazione di Piazza Vittorio Emanuele), ha promesso alle famiglie dei pescatori di riservare loro un posto sullo scivolo di Cala Batteria. Sempre che non si adotti nella circostanza il sano principio de “In medio stat virtus”.
© Riproduzione riservata 01 Agosto 2012

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