aggiornato il 04/09/2012 alle 10:37 da

Licenziamenti eco-leather, 700 firme per discuterne in consiglio comunale

P9020206MONOPOLI – Una petizione per indire un consiglio comunale monotematico. 700 le firme necessarie per portare all’attenzione dell’amministrazione Romani la vicenda dei 96 operai Eco Leather prossimi alla mobilità. A tal scopo Piazza Vittorio Emanuele II, domenica pomeriggio, è divenuta il teatro della protesta di un gruppo di lavoratori dell’opificio monopolitano intenzionati, alla vigilia di un incontro con i sindacati di categoria avente all’oggetto l’avvio della procedura di mobilità per i dipendenti, a veder rispettato il sacrosanto diritto al lavoro.

E’ inconcepibile -è stato argomentato dal comitato “No Licenziamenti Eco Leather”, promotore dell’iniziativa- l’attuazione del piano di delocalizzazione del reparto taglio a fronte di un aumento della produzione. E’ inaccettabile -è stato aggiunto- non conoscere la reale situazione economica di un’azienda che ha peraltro ottenuto autorizzazioni e soprattutto finanziamenti statali sotto la promessa/ ricatto di stabilità occupazionale. Impegni non soltanto disattesi ma supportati da motivazioni menzognere, qual’è la necessità di una “spending review” interna dovuta all’assenteismo ed alla riduzione delle commesse: “La cosa peggiore -così i lavoratori- è che la Eco Leather sta ancora ricevendo finanziamenti sulle nostre assunzioni, presi più di una volta sotto il sistema dei cambi di contratto.

D’Apolito ha messo solo i soldi per aprire il reparto taglio ma noi abbiamo creato il metodo, abbiamo conquistato i clienti ed ottenuto la certificazione di qualità. Per anni il reparto taglio è stato un polmone verde che ha trainato l’azienda nelle difficoltà. Adesso per una cinica visione del mercato, rincorre i prezzi bassi della Romania.

E’ per questo che che chiediamo l’intervento delle autorità comunali.

Ricordiamo che anche il territorio verrà penalizzato da questa chiusura”. A sostegno dei lavoratori nella ribellione contro il “titolare padrone”, l’on. Pierfelice Zazzera ed il circolo IdV di Monopoli ma anche i componenti del Cobas del Lavoro Privato, col segretario provinciale Roberto Aprile e quello locale Giuseppe Di Roma. “Al Ministero dello Sviluppo -ha dichiarato l’on. Zazzera- sono aperti già 150 tavoli di crisi. L’azienda Eco Leather che ha usufruito di finanziamenti statali per la Legge 488, oggi prende il malloppo e scappa via. Questo non è più tollerabile e un governo serio, un’amministrazione comunale e regionale seria e tutti gli enti disponibili devono quantomeno sollecitare l’azienda a restituire quanto preso dal territorio”.
© Riproduzione riservata 04 Settembre 2012

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