aggiornato il 24/06/2013 alle 8:00 da

I docenti dell’Artistico contestano lo sfratto

DSC04263MONOPOLI – Secondo la proposta maturata nella conferenza di servizi dello scorso 18 giugno, il Liceo Artistico e Musicale di Monopoli dovrebbe cedere il primo piano dell’istituto di via C. Beccaria all’ITC, per consentire all’IISS “Vito Sante Longo” di essere riunito nelle due sedi attigue in località Pantano. Questo, però, per alunni e docenti dell’Artistico e dell’Ipsiam, guidati dal preside Raffaele Buonsante, significherebbe dividersi in tre sedi: via Beccaria, via Procaccia e nuovamente in via San Domenico. I docenti dell’IISS “Luigi Russo” non ci stanno ed in una nota inviata al Settimanale Fax si oppongono fermamente a quella che loro definiscono una “lezione di prepotenza”:

“Lezione di prepotenza. Come sprecare denaro pubblico.
La fine di un anno scolastico è uno dei momenti più belli e impegnativi di una comunità. Si arriva pieni di vita trascorsa, di volti, attese, emozioni, impegni, speranze, delusioni, sofferenze e amarezze. È il momento dell’anno in cui si è alle prese con l’analisi dei risultati, la resa dei conti. Questo, però, è un anno che ci lascia dell’amaro in bocca fino alla fine. Le istituzioni scolastiche monopolitane sono state sconvolte da problemi di dimensionamento e razionalizzazione degli spazi. Problemi affrontati in modo miope ed egoistico dai Dirigenti scolastici e dall’Amministrazione comunale e provinciale. Nessuno mette in dubbio che non sia stato facile affrontare il problema della G. Modugno e, a catena, della dislocazione delle classi della G. Galilei, da cui sono dipesi i problemi e gli interessi degli Istituti di Istruzione Superiore di Monopoli.
Problemi e interessi. È proprio vero che il problema di qualcuno, a volte, costituisce l’occasione fortunata di qualcun altro.  Se dalla chiusura della G. Modugno è derivato un problema, di certo questo problema si trasformerà in un miglioramento per molti, ma non per tutti. Nel prossimo anno scolastico l’Istituto comprensivo Modugno-Galilei sarà riunito sotto lo stesso tetto di via E. Libera; il Dirigente Scolastico Martino Cazzorla vedrà le cinque stelle riunite nella sede del Polivalente e il Dirigente scolastico Gaetano Di Gennaro avrà l’ITI e l’ITC nelle attigue sedi di via Beccaria. Ma che fortunati! C’è, inoltre,  la volontà da parte di questa “coalizione di larga intesa” (che va molto di moda) di far passare alla cittadinanza di Monopoli il messaggio che solo l’IISS “Luigi Russo” si rifiuta di sopportare qualche sacrificio per il bene dei bambini. Questo piano ambiguo che li accomuna tutti, costringe ad utilizzare fondi pubblici, ovvero i nostri soldi, in un periodo di crisi  profonda come questa, per adattamenti temporanei (2 anni).
L’esito di questa vicenda è a dir poco vergognoso, perché frutto, non di riflessioni ponderate e lungimiranti, ma di alterigia e prepotenza. Abbiamo in questi mesi assistito a un modello di contrattazione che non fa onore alla scuola e alla Pubblica amministrazione. Chi nella scuola parla di dialogo, condivisione, rispetto, legalità ha dimostrato di essere capace solo di alzare la voce, porre dei paletti e dei veti imprescindibili. Chi nella pubblica amministrazione aveva il dovere di ragionare in termini di parsimonia e risparmio, non ne ha tenuto conto.  
In questa triste pagina di vita scolastica sembra che ci debba essere per forza un capro espiatorio. Si è prima cercato nell’IPSIAM, ora nel Liceo Artistico. È sempre all’interno dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Luigi Russo” che si cerca la vittima sacrificale. Si vuole dimostrare che cosa? Che vige anche nella scuola la legge del più forte? Ci dispiace cari dirigenti, cari amministratori della cosa pubblica, cari colleghi assenti e silenziosi, ma i docenti del Liceo artistico, del Liceo Musicale e dell’Ipsiam non ci stanno a questo modello educativo. Ai nostri ragazzi noi non insegniamo questo.  
La sede del Liceo artistico e Musicale, secondo la proposta maturata nella conferenza di servizio che si è svolta il 18 giugno presso il Comune, in un clima offensivo, prevaricatorio e violento, dovrebbe lasciare all’ITC tutto il primo piano della propria sede e distribuire i propri spazi tra il piano terra della sede di via C. Beccaria e presso i plessi dell’IPSIAM e di San Domenico. È questa una situazione transitoria, hanno assicurato il sindaco e l’Amministrazione provinciale, con il beneplacito naturalmente dei Dirigenti scolastici, hanno promesso che entro due anni costruiranno 14 aule o presso l’ITI, così da liberare e restituire il I piano al Liceo artistico, o presso l’IPSIAM così da permettere ai coniugi dell’IISS “Luigi Russo” di poter dormire sotto lo stesso tetto. Per due anni i docenti, gli alunni dovrebbero sacrificarsi e i laboratori e le attrezzature, non di poco conto, verrebbero spostate per far ritorno nella legittima sede solo fra due anni.
Perdonate la nostra mancanza di ingenuità ma noi sappiamo bene cosa in Italia significa soluzione transitoria. Sappiamo bene che il progetto di quelle 14 aule era esecutivo già da un po’ di anni e nulla è stato fatto. Ci dispiace così palesemente esprimere la nostra totale mancanza di fiducia in chi questa promessa l’ha fatta e sottoscritta. È una vergogna che non si può sottacere quella che si sta compiendo a Monopoli, a danno di Istituzioni scolastiche storiche, uniche sul territorio, forse meno potenti politicamente di altre. Non è giusto che un’unica Istituzione scolastica paghi il prezzo di questo disagio, solo perché non abbiamo le spalle protette dalla politica.
Quale motivazione spinge l’amministrazione comunale e provinciale a perseverare su questa strada che nasconde solo logiche di interessi particolari? Per quale motivo non può essere l’ITC o una delle stelle del Liceo a dislocarsi in San Domenico? L’IISS “Luigi Russo” ha già due sedi, necessita solamente di ripensare alcuni spazi per permettere di accogliere quelle sei aule dell’Artistico dislocate presso l’ITI. È una soluzione questa con costi bassissimi. Come si può non rendersi conto che è l’unica strada da percorrere? Qualsiasi ulteriore soluzione comporterà spreco di denaro pubblico e fortissimi disagi, sia dal punto di vista didattico, sia dal punto di vista logistico per tutta la comunità scolastica.

I docenti dell’IISS Luigi Russo”

© Riproduzione riservata 24 Giugno 2013

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