aggiornato il 13/04/2015 alle 7:31 da

Collisione in mare, affonda peschereccio. Salvi i componenti dell’equipaggio

MONOPOLI – Aggiornamento ore 16.50: Incidente in mare, questa notte, tra due pescherecci della marineria monopolitana. Le due imbarcazioni, “Magnolia” ed “Alessio I” le loro denominazioni, erano impegnate da tre giorni (cfr. venerdì scorso) in una battuta di pesca a palangaro quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, sono entrate in collisione mentre si trovavano a 40 miglia al largo di Vieste. Il motopesca “Magnolia”, in conseguenza dell’urto, è letteralmente colato a picco in mare, nonostante il tentativo di governare l’imbarcazione attuato dai quattro marittimi a bordo, tutti tratti in salvo. Si tratta di Cosimo ed Antonio Laneve, rispettivamente armatore e comandante dell’imbarcazione affondata, e Michele e Francesco Laneve, coadiuvanti l’operazione di pesca. Illeso anche l’equipaggio della  “Alessio I”, composto da Antonio, titolare, armatore e comandante del mezzo navale ed i figli Alessio e Pietro Damasco.
La ricostruzione del sinistro navale. Secondo quanto emerso, il motopesca Magnolia era in fase di non governo (i due fanali rossi accesi) ed era fermo a 40 miglia dalla costa di Vieste quando, attorno alle ore 2.30 di lunedì, è stato urtato dall’Alessio I che invece si trovava in navigazione. La prua dell’Alessio I avrebbe letteralmente squarciato la tavola del bagnasciuga del ponte della Magnolia, sul lato sinistro, che avrebbe così cominciato ad imbarcare acqua. Nonostante l’attivazione della pompa del motore e delle tre pompe di emergenza oltre che alla presenza delle taniche atte al galleggiamento, complice il leggero vento di maestrale, il peschereccio sarebbe affondato irrimediabilmente nell’arco di 10 minuti. A prestare soccorso ai quattro dell’equipaggio dell’imbarcazione affondata, proprio i colleghi dell’Alessio I.  
Il rientro nel Porto di Monopoli. Il peschereccio “Alessio I” sui cui sono trasbordati i marittimi del Magnolia, ha fatto rientro nel Porto di Monopoli, scortato dalla motovedetta del locale Circomare, attorno alle ore 11.00 di questa mattina, attraccando presso la banchina Punta del Tonno. Ad attendere i due equipaggi, i familiari ed i parenti dei Damasco e dei Laneve oltre che il personale del locale Ufficio Circondariale Marittimo, in testa il comandante TV (Cp) Salvatore De Crescenzo. Visibilmente scossi per l’accaduto, per Michele Laneve e Antonio Damasco è stato necessario l’intervento dei sanitari dell’Ambulanza del 118. Un pianto liberatorio ha accompagnato la fase di approdo al molo dell’imbarcazione superstite mentre, nella commozione generale, le vittime del sinistro marittimo hanno riabbracciato i propri cari, consci del pericolo scampato. Lo spavento ancora negli occhi ma allo stesso tempo risollevati dall’aver ritoccato terra, tutti i membri degli equipaggi sono stati condotti presso gli uffici della Capitaneria di Porto per rendere le opportune dichiarazioni riguardo l’esatta dinamica del sinistro. Ai militari è spettato redarre l’apposito verbale di constatazione ed avviare un’inchiesta utile ad accertare le diverse responsabilità.
I danni. Il motopesca “Magnolia” di proprietà della famiglia Laneve (anno di costruzione 1996), aveva una lunghezza pari a 15,70 metri ed un valore economico stimato attorno ai 250/300 mila euro. Dell’imbarcazione è rimasta soltanto la documentazione di bordo. Il peschereccio “Alessio I”, titolari i Damasco, invece, era stato rimodernato da circa un mese ed era, secondo quanto appreso, alla sua prima battuta di pesca. L’imbarcazione avrebbe riportato danni lievi alla prua.

9.30: Alle 5 di questa mattina due pescherecci della marineria monopolitana sono entrati in collisione nelle acque al largo di Vieste. Si tratta dei motopescherecci “Magnolia”, che è affondato, e “Alessio”, entrambi impegnati nella pesca al palangaro. I componenti degli equipaggi sono stati tratti in salvo.

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© Riproduzione riservata 13 Aprile 2015

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