aggiornato il 15/01/2016 alle 6:32 da

Una colletta per la tomba di Modesto

COLLETTA PER MODESTOMONOPOLI – Modesto Rotondo, 70 anni, un gran lavoratore ed imprenditore, ma soprattutto un uomo generoso, tanto non aver mai preteso nulla in cambio per i gli innumerevoli contributi economici elargiti a diversi conoscenti in difficoltà, arrivando a conoscere in prima persona i devastanti effetti della crisi. Era noto a molti per aver gestito una paninoteca in via Umngaretti, nei pressi dell’ex Hotel Clio, ma il 30 novembre scorso una caduta dalla tromba delle scale lo ha portato al ricovero presso l’ospedale di Taranto, sottraendolo, dopo tre settimane di agonia, all’affetto dei suoi cari. Anna ed Antonella, le sue due figlie, raccontano a Fax la storia del loro amato padre, spiegando che, a seguito dell’incidente, Modesto aveva riportato una frattura alla prima ed alla seconda vertebra cervicale, causa di un’insufficienza respiratoria, poi dello stato di coma ed infine, nel giorno di Santo Stefano, della sua morte. Le due giovani donne, coraggiosamente, non hanno nascosto le difficoltà economiche con cui da anni la famiglia Rotondo è costretta a fare i conti. Modesto, infatti, viveva con una pensione da 530euro e corrispondeva mensilmente un affitto da 350euro al proprietario dell’abitazione con cui viveva assieme alla moglie e agli altri due figli, uno dei quali minorenne. Arrotondava le sue entrate occupandosi di minitraslochi. Anch’egli era in attesa di un alloggio comunale, dopo essersi attestato al 37esimo posto in graduatoria, perché tirare avanti si era fatto sempre più complicato. Una situazione che ha portato i familiari di Modesto a chiedere aiuto per poter sostenere le spese del funerale e della lapide da realizzare sulla sua tomba. Dell’iniziativa e della sua divulgazione se ne sta occupando il monopolitano Francesco Bernardi, amico di famiglia, che ha posizionato volantini e salvadanai in dieci esercizi commerciali della città (Bar Hope Cafè, Bar Modò, Bar Green Wave, Bar Italia, Bar Mundial, Circolo ricreativo Oronzo, Bar Insomnia, Agip di Paolo Angiulli, Bar Galleria, Bar Better). Quelli maggiormente frequentati da Modesto. Gli ambienti in cui l’uomo era conosciuto e stimato per il suo carattere altruista. La raccolta fondi, a cui ha già contribuito il gruppo di tifosi “Ultras ‘93” del Monopoli Calcio, è iniziata lo scorso mercoledì e durerà per un mese o un mese e mezzo. Chi fosse interessato a sposare la causa, potrebbe farlo contattando telefonicamente le figlie Anna ed Antonella al numero 328.8956584. Nel frattempo, le stesse esortano il Comune ad accelerare l’iter per l’assegnazione degli alloggi, poiché le scale presenti nell’attuale casa di Modesto non sarebbero tanto sicure, in quanto in pietra e piene di dossi, «e lì – ricordano in conclusione le giovani donne – ci vive ancora nostra madre, che ha una certa età».

© Riproduzione riservata 15 Gennaio 2016

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