aggiornato il 21/03/2016 alle 16:32 da

Sequestro di opere edili illegali su beni paesaggistici

corpo-forestale-675MONOPOLI – Il personale della Stazione del C.F.S. di Monopoli, avvalendosi della collaborazione del personale del Settore Urbanistica del Comune di Mola di Bari, ha operato il sequestro preventivo di un lotto di terreno sito nella località Cozze del Comune di Mola di Bari, all’interno del quale sono state realizzate opere edili. L’area era vincolata paesaggisticamente e le opere sono state realizzate in difformità ad autorizzazioni e prescrizioni preventivamente rilasciate.  

Nella fattispecie, è stata sequestrata l’area di cantiere in cui erano in corso la realizzazione di un piazzale ed il completamento di opere minori, queste ultime finalizzate a migliorare la fruizione dell’area di pertinenza di un’abitazione privata preesistente.

Per quanto compiuto, sono stati apposti i sigilli al lotto di terreno interessato; sono stati inoltre deferiti all’Autorità Giudiziaria, per violazioni al D.L.vo n. 42/2004 ed al Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001), la committente dei lavori, il direttore dei lavori ed il titolare dell’impresa edile esecutrice delle opere. 

 

Il personale della Stazione del C.F.S. di Monopoli, avvalendosi della collaborazione del personale del Settore Urbanistica del Comune di Mola di Bari, ha operato il sequestro preventivo di un lotto di terreno sito nella località Cozze del Comune di Mola di Bari, all’interno del quale sono state realizzate opere edili. L’area era vincolata paesaggisticamente e le opere sono state realizzate in difformità ad autorizzazioni e prescrizioni preventivamente rilasciate. 

Nella fattispecie, è stata sequestrata l’area di cantiere in cui erano in corso la realizzazione di un piazzale ed il completamento di opere minori, queste ultime finalizzate a migliorare la fruizione dell’area di pertinenza di un’abitazione privata preesistente.

Per quanto compiuto, sono stati apposti i sigilli al lotto di terreno interessato; sono stati inoltre deferiti all’Autorità Giudiziaria, per violazioni al D.L.vo n. 42/2004 ed al Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001), la committente dei lavori, il direttore dei lavori ed il titolare dell’impresa edile esecutrice delle opere. 

© Riproduzione riservata 21 Marzo 2016

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