aggiornato il 27/06/2017 alle 16:12 da

A Sicarico è rivolta contro il possibile arrivo dei migranti

sicarico migrantiMONOPOLI – Quella che fino a poco tempo fa sembrava una voce relativa alla  realizzazione di un centro per i migranti a Sicarico ora sta  diventando un qualcosa di più. I residenti della contrada non ci  stanno per niente ad accoglierne lì 120. Per questo giovedì pomeriggio  ci si è dati appuntamento al Bar Nevada per discutere dell’argomento.  In realtà da discutere c’era ben poco, perché nessuno si è dimostrato  disponibile a condividere con questi rifugiati quello che ritengono  essere il proprio territorio. Alla riunione erano presenti l’assessore  ai Lavori Pubblici e alle contrade Angelo Annese, l’assessore  all’Urbanistica Stefano Lacatena e il consigliere Udc Flavio  Petrosillo. Sono stati loro a cercare di calmare le acque, ma i timori  dei residenti della zona sono tanti. Credono infatti che con la  sistemazione dei migranti al Gemini 2 si venga a creare un vero e  proprio ghetto e questa soluzione non pare loro affatto convincente.  Durante la riunione è emerso anche un altro aspetto. Il Comune di  Monopoli avrebbe potuto partecipare ad un bando Sprar, un progetto del  Ministero dell’interno per la realizzazione di un servizio di  accoglienza, assistenza e integrazione dei richiedenti asilo a livello  locale. Un progetto questo ben diverso da quanto invece adesso gli  eredi Alò, proprietari del Gemini 2, intendono fare attraverso la  vendita della struttura ad una società tarantina che si occuperebbe  della gestione dei migranti. Con lo Sprar le famiglie accolte  sarebbero state di meno e sarebbero state inserite nel territorio, in  appartamenti, in modo tale da favorire l’integrazione di questi  piccoli gruppi nel tessuto sociale. E invece il Comune non ha  partecipato a questo bando, a differenza di molti altri Comuni della  zona. Avrebbero voluto chiedere il perché di questa mancanza  all’assessore allo stato sociale Rosanna Perricci, ma era assente e i  loro interrogativi in tal senso sono stati ripiegati sui presenti  dell’amministrazione, con risposte che però sono parse loro poco  convincenti. Quella del centro presso l’ex hotel continua ad essere  una proposta che pare loro assurda, proprio perché collocando tutte  queste persone lì si creerebbe una zona pericolosa. Dato che,  ammettono, è anche una questione di sicurezza loro e delle loro  proprietà. Insomma il centro lì non lo vogliono affatto e faranno di  tutto per ostacolare questo progetto. Nel frattempo pensano a  costituirsi in un comitato per affrontare in maniera compatta questo  che per loro rappresenta un serio problema.

© Riproduzione riservata 27 Giugno 2017