aggiornato il 04/05/2011 alle 10:37 da

Recchiuto, i killer cercavano qualcosa

MONOPOLI – sparatoriaPaolo Recchiuto è vivo per miracolo perchè i killer che lo hanno sorpreso in casa avevano probabilmente un solo obiettivo: ucciderlo.

La pallottola partita dalla pistola, infatti, lo ha ferito solo di striscio alla nuca, ma è davvero improbabile pensare ad un avvertimento quando si esplode un colpo di pistola alla testa peraltro senza mirare l’obiettivo da centrare (i due killer hanno utilizzato un cuscino per attutire il fragore dello sparo). Le indagini dei carabinieri, che operano nel più stretto riserbo, starebbero prendendo due strade ben precise, che a quanto pare non si intersecherebbero in nessunopunto. Da una parte c’è l’ipotesi della rapina in casa finita male, ma questa appare lacunosa e piena di punti interrogativi.

Dall’altra quella della ritorsione o del regolamento di conti. Manca, però, il movente. Cosa può aver scatenato la furia omicida di due persone, peraltro apparentemente giovani? E poi hanno agito in piena autonomia o sono killer assoldati da qualcuno? Ipotesi dal vaglio dei carabinieri che già poche ore dopo l’agguato, dopo il primo soccorso al Policlinico di Bari, hanno interrogato il Recchiuto. La rapina in casa, con gli ambienti messi a soqquadro, infatti, è sembrata solo una messa in scena. I killer, infatti, simulando una rapina potrebbero anche aver tentato di depistare le indagini. Dopottuto la fedina penale del 57enne (chi va a rapinare a domicilio un ex sorvegliato

speciale?) non è immacolata poichè l’uomo vanta precedenti penali vari, dal contrabbando ai reati contro la persona. Per queste motivazioni, in passato, Recchiuto era anche stato attinto dalla misura cautelare della sorveglianza speciale ma oggi, scaduti i termini, non è più costretto ad alcun provvedimento di restrinzione della libertà. Era fuori da qualsiasi giro, dicono in molti, ma era costantemente tenuto sotto controllo dalle forze dell’ordine (non a caso giovedì si aspettava la visita dei carabinieri). Da qualche tempo gestiva una sala giochi, l’Holidays, in via Colonnello Camicia, nei pressi della chiesa del Sacro Cuore. Ma Recchiuto è molto conosciuto per la professione di commerciante ambulante che ha esercitato in passato. Cosa sia accaduto così tanto grave da esporlo ad un agguato così rilevante resta ancora un mistero.

© Riproduzione riservata 04 Maggio 2011

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