aggiornato il 14/01/2012 alle 8:40 da

Tentato un furto, ma la polizia li blocca

IMG_1389IMG_1390MONOPOLI – Presi con le mani, quasi, nel sacco. La posizione di quattro cittadini dell’est europeo, sedicenti rumeni, è al vaglio degli degli agenti del Commissariato di Monopoli, diretti dal vice-questore Fabio Caprio. Tutti e quattro sono fortemente sospettati di essere i responsabili del tentato furto avvenuto nella tarda serata di giovedì in un’abitazione di contrada San Bartolemeo. Un piano che è saltato probabilmente per l’intervento tempestivo di due volanti che hanno fermato i quattro in un terreno adiacente l’abitazione di proprietà di un anziano del posto. Alla vista dei poliziotti, insospettiti dalla presenza di una Fiat Brava con targa bulgara parcheggiata ai margini della carreggiata, di sono disfatti di guanti e cacciativi, gli stessi utilizzati per scardinare la porta della casa rurale del pensionato. Condotti in Commissariato, i quattro, privi di documenti, non hanno saputo fornire spiegazioni convincenti in ordine alla loro presenza nel territorio monopolitano e soprattutto nei pressi dell’abitazione di campagna. Hanno dichiarato di essere rumeni, di avere un’età compresa tra i 23 ed i 27 anni, ma gli agenti sono in attesa di completare i riscontri anagrafici per accertarne l’identità reale e la nazionalità. Quasi certamente, al termine dei riscontri probatori, saranno denunciati per il tentativo di furto e nei loro confronti sarà richiesta l’emissione di un provvedimento che impedirà di tornare nel comune di Monopoli. La brillante operazione degli agenti in servizio presso il Commissariato di Polizia non è stata casuale, bensì è il frutto di controlli serrati disposti dal dirigente Caprio, anche nel territorio extraurbano, al fine di prevenire i reati di natura predatoria (furti e rapine in casa). Un piano che, dati alla mano, sta dando i suoi frutti e che non si limita solo alla tutela delle abitazioni privati. Gli agenti hanno intensificato i controlli anche in prossimità delle aziente agroalimentari, in passato spesso esposte ai furti di macchinari agricoli ed alle estorsioni per ottenerne la restituzione (il cosidetto cavallo di ritorno). Il vice-questore Fabio Caprio rinnova comunque l’invito di segnalare ai numeri di emergenza (113 e 112), anche in forma anonima, la presenza di persone sconosciute e in atteggiamento sospetto. Solo così, infatti, si può mettere concretamente un freno alla piaga dei furti in abitazione.
© Riproduzione riservata 14 Gennaio 2012

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