aggiornato il 06/07/2012 alle 9:49 da

Ritiravano la pensione dei parenti morti

MONOPOLI – guardia-di-finanza-1Percepivano la pensione dei parenti defunti. Alcuni lo hanno fatto per anni, altri per pochi mesi. In cinquantadue sono finiti nella rete della Guardia di Finanza di Monopoli, diretta dal maggiore Cristian Rutigliano, che negli ultimi giorni ha messo a segno un altro importante colpo in tema di spending review e tutela della spesa pubblica. I soggetti denunciati, soprattutto figli e nipoti dei titolari della pensione, dovranno difendersi dalle accuse di truffa aggravata e falso ideologico. Si, perchè come spiega ai nostri taccuini il maggiore Rutigliano, per riscuotere la pensione in qualità di delegati, i soggetti denunciati sottoscrivevano una dichiarazione di “esistenza in vita” del titolare, come peraltro previsto dalla normativa vigente. In questo si configura il reato di falso ideologico dal quale dovranno difendersi in sede di processo. La verifica eseguita dai finanzieri dell Compagnia di Monopoli ha interessato i comuni di Monopoli, Conversano, Polignano, Castellana, Putignano ed Alberobello ma è nei primi due che il fenomeno ha avuto una incidenza più alta. “Le indagini – spiega il maggiore Rutigliano – sono partite in seguito alla segnalazione di alcune anomalie da parte dell’Inps.

Abbiamo quindi approfondito la posizione di alcuni delegati a riscuotere la pensione, attraverso verifiche negli uffici postali e comunali, verificando in primo luogo se i titolari fossero realmente in vita. E’ stato un controllo mirato perchè era già stato elaborato un elenco di persone sospettate che ci ha permesso di accertare le responsabilità dei 52 soggetti denunciati”. La somma complessiva indebitamente percepita ammonta ad oltre 150 mila euro, i destinatari del provvedimento giudiziario saranno obbligati a restituire all’erario le somme indebitamente percepite, pena il sequestro di beni ed immobili di proprietà. L’operazione della Guardia di Finanza si inserisce in una vasta attività di controllo sulla spesa pubblica tesa a smascherare gli sprechi. Non solo verifiche fiscali quindi, a conferma della variegata attività condotta sul territorio dalle fiame gialle.
© Riproduzione riservata 06 Luglio 2012

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