aggiornato il 25/01/2013 alle 17:07 da

Rifiuti nel caos, il comune rescinde il contratto con l’Aimeri. Operatori ecologici sul piede di guerra

MONOPOLI – Risoluzione del contratto con l’Aimeri Ambiente e garanzia di erogazione degli stipendi dei netturbini. Ci sono voluti i dipendenti all’ingresso principale del capannone dell’azienda, in un ennesimo venerdì di protesta dato dalla mancata erogazione degli stipendi, affinché nella controversa vicenda dei rifiuti si trovassero dei punti fermi. Il primo si porrà la prossima settimana con la rescissione del contratto per la raccolta differenziata spinta porta a porta, dopo le contestazioni, mai contro dedotte, del Comune all’impresa per il mancato avvio del servizio, le morosità con la Progetto Ambiente Ba5 di Conversano (2 milioni e 16 mila euro) e il fallito svolgimento del servizio di raccolta differenziata. Il secondo è fissato il 6 febbraio, quando l’ente comunale, passati i 15 giorni dalla diffida all’impresa, avrà le carte in regola, oltre che il denaro -il Comune ha trattenuto le mensilità di ottobre, novembre, dicembre 2012 e gennaio 2013- per erogare direttamente agli operatori ecologici le mensilità arretrate di dicembre 2012 e gennaio 2013: “Su questa barca ci stiamo insieme e insieme ne dobbiamo uscire” ha detto il Sindaco Emilio Romani, illustrando agli operai il programma municipale delle prossime settimane. I netturbini, stanchi di continui rimandi e promesse, si erano assiepati dinnanzi al cantiere nell’intento di rivendicare il diritto sacrosanto alla corresponsione del salario, appena sufficiente a mantenere le famiglie e ad “andare avanti” pur fra le mille difficoltà quotidiane. Nell’invito a pazientare, il Primo Cittadino si è fatto da garante con eventuali banche o finanziarie per quegli operai che abbiano intoppi per mutui o finanziamenti e che saranno ricevuti in privato. Non pochi a considerare i momenti di tensione sfiorati durante l’attesa quando, già presenti l’assessore all’Ambiente Antonio Rotondo, il dirigente di Polizia Locale Magg.Michele Palumbo e tre Vigili Urbani, un operaio in preda alla disperazione ha cercato di raggiungere un responsabile dell’azienda, nel tentativo di farsi giustizia. I dipendenti, inoltre, sono stati raggiunti dall’avv. Risimini e dal consigliere comunale Ciaccia i quali hanno interloquito con gli operatori ecologici: “Oggi si conclude in maniera drammatica -così Risimini- una vicenda che denunciamo da tanto tempo. Ci ritroviamo con un contratto da 80 milioni di euro che è saltato, un servizio che viene rimesso al buon senso dei lavoratori e prospettive nere”. I passi da compiere ora saranno l’affido temporaneo del servizio ad un’altra azienda e l’avvio di una nuova procedura d’appalto.

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© Riproduzione riservata 25 Gennaio 2013

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