aggiornato il 21/07/2010 alle 15:40 da

Musica silenziosa, stasera l’ultimo ciak

MONOPOLI – La fine di un avventura che ha fermato sulla pellicola non soltanto storie ma rapporti intessuti, sul filo dell’emozione, col territorio e con chi lo popola. Dopo 20 settimane di permanenza in città, il cast della fiction “Musica silenziosa”, prodotta dalla Casanova Multimedia per la regia di Ambrogio Lo Giudice su soggetto di Laura Ippoliti, si è congedata da Monopoli, regalando mercoledì un concerto finale in Piazza Palmieri, sulle musiche di Tchaikovsky, come ultima e conclusiva ripresa di una serie da 6 puntate di 100 minuti ciascuna che andrà in onda sugli schermi televisivi di RaiUno, presumibilmente a febbraio 2011. L’entusiasmo, l’orgoglio, la soddisfazione per la riuscita di un lavoro “lungo e faticoso” come lo ha definito il produttore Luca Barbareschi, ha diffuso di frizzante euforia la visione di un frame-sunto della serie televisiva proiettato in mattinata in conferenza stampa al Castello Carlo V. Lo scorrere d’immagini che hanno rivelato quella biunivoca capacità del cinema, degli audiovisivi di “assemblare talenti”, usando un’espressione barbareschiana, non solo professionali ma umani: “Siamo stati bene, abbiamo conosciuto la gente del posto (baristi, ristoratori, barbieri, comparse) ha commentato il regista- e comincio a vedere lacrime tra chi se ne deve andare”. La Monopoli, divenuta Montorsi nella finzione a motivo di una ipotizzabile “class action” risarcitoria verso una pellicola che ha come nodo la storia di un ispettore di ministero giunto a sanare particolari situazioni all’interno di un conservatorio musicale, parla mediante inquadrature dei luoghi, istantanee di tradizioni, sfaccettature della sua gente riflesse da uno schermo, vetrina di una strategia di marketing territoriale grazie alla quale la città, beni, la sua cultura potranno ottenere un ritorno che è promozione, valorizzazione, attrazione di tutto il territorio pugliese. Tra l’altro, alcune scene, girate anche con l’orchestra sinfonica della Provincia di Bari proprio all’interno del Teatro Petruzzelli, si arricchiscono della verità sensibile di giovani musicisti che hanno partecipato alla serie, di comparse locali, come ha rivelato la protagonista Francesca Cavallin che -simpatica curiosità- ha confessato che suo figlio si tuffa al mare gridando “ce cos’”. Un’integrazione nel tessuto sociale e territoriale che gli attori Johannes Brandrup, Giordano Franchetti, Laura Glavan, Fabrizio Traversa, Vittoria Piancastelli, Lucrezia Lante della Rovere (con la partecipazione di Ugo Pagliai- come ambasciatori trasformano in un potenziale economico, da potersi attuare con la cultura, i contenuti, il turismo.
© Riproduzione riservata 21 Luglio 2010

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