aggiornato il 03/08/2010 alle 10:04 da

Acrobatics Festival, sabato a Monopoli

PELLEGRINI BROTHERSSabato 7 agosto a partire dalle ore 21 in piazza Vittorio Emanuele II la Città di Monopoli ospita la prima edizione dell’«Acrobatics Festival», il primo festival italiano dedicato alle acrobazie circensi. Otto artisti di fama internazionale si esibiranno in performance acrobatiche mozzafiato. L’evento ideato da Studio Nuove Idee è patrocinato e sostenuto da Unione Europea FESR 2007-2013, Regione Puglia e Comune di MonopoliAssessorato al Turismo.

 

DOMINIC LACASSÈ (Acrobazie sul Palo Cinese) dal Canada

La potenza invisibile del vento sfiora l’asta e accarezza la bandiera inerme che si muove spiegandosi al suo volere come travolta da un destino a cui non può ribellarsi, ma ecco che un uomo, una bandiera umana, che non si lascia trascinar dal vento, sfida il destino e, con grande forza ed incredibile leggerezza, passeggia intorno all’asta che diviene improvvisamente il fulcro del suo cammino. Per pavimento la schiena del vento.

Dominic Lacassè, meglio conosciuto come “L’uomo bandiera” detiene a tutt’oggi il record mondiale della disciplina. È un artista apprezzato in tutto il mondo, premiato a “Incroyable talent 2008” in Francia, ha anche conquistato un premio speciale all’ultima edizione del Festival del circo di Monte Carlo.

 

DUO GIURINTANO (Acrobazie sui pattini a rotelle) dall’Italia

Il Duo Giurintano si esibisce in un veloce numero di acrobazie su pattini a rotelle tradizionali. Marcello e Anna sono figli d’arte. Si sono esibiti nei maggiori circhi italiani ed europei, fra i quali il tedesco Krone e l’italiano Moira Orfei. Ma ciò che li fa stare davvero un gradino più in su degli altri è la velocità, il dinamismo e l’eleganza della loro esibizione (in alcuni esercizi raggiungono una velocità vicina ai 70 kilometri orari). Proprio grazie a quest’ultima caratteristica sono riusciti ad imporsi all’attenzione dei grandi teatri di varietà e delle riviste di tutta Europa. Ora si esibiscono infatti soprattutto in music hall di grande prestigio tra i quali il GOP di Hannover, il Friederichstadtpalast e il Winter Garten di Berlino. Il loro numero è in continua evoluzione a tal punto da poterlo considerare il migliore nel loro genere. Anche loro sono stati premiati al Festival del circo di Monte Carlo.

 

OLEG IZOSSIMOV (Verticalismi) dalla Russia

Sulle note di una famosa romanza cantata da Pavarotti prende vita una danza capovolta che sembra avere per base la volta celeste. Con rara grazia e leggerezza si muove, in costume del Bolschoj, Oleg Izossimov.

Il grande verticalista russo non proviene da una famiglia circense, ha studiato alla scuola di Mosca e si è perfezionato lavorando in diversi paesi sino a raggiungere l’ambitissimo premio a Montecarlo e riportando questa disciplina ad uno stile lento, elegante, limpido ed essenziale che ispira oggi tutti coloro che si avvicinano al verticalismo.

 

PELLEGRINI BROTHERS (Acrobazie mano a mano) dall’Italia

I pellegrini Brothers sfidano la gravità per attrarre e stupire chiunque guardi il loro spettacolo.

Forza, agilità, confidenza e fiducia sono le loro quattro principali doti che mostrano nella straordinaria performance mano a mano. Acrobati da quattro generazioni, i Pellegrini Brothers presentano uno spettacolo straordinario che ha fatto conquistare loro il prestigioso Clown d’oro nel 2008 al festival internazionale del circo di Montecarlo.

 

HULAN (Musica e contorsionismo) dalla Mongolia

Hulan è una formazione femminile di otto artiste provenienti dalla Mongolia: 4 musiciste, 1 cantante, 1 ballerina e 2 contorsioniste. A differenza dei gruppi che fanno quasi esclusivamente leva sulla suggestione del canto khoomii, Hulan punta sulla componente più poetica, spirituale e raffinata della musica, del canto, della danza e delle arti circensi mongole, con la sensibilità e l’intensità che solo una formazione femminile può raggiungere. La musica di Hulan attinge al repertorio tradizionale, che talvolta arrangia, e dal ricco repertorio dei più importanti compositori mongoli del XX secolo.

Sul tappeto sonoro si innestano con un ritmo mai casuale, i canti virtuosistici, le danze tradizionali ed i numeri circensi di contorsionismo. Le artiste di Hulan, tutte soliste del Mongolian State Morin Khuur Ensemble e del Mongolian National Circus, vivono la loro carriera in Mongolia e sono in grado di rappresentare una sana e genuina novità nel panorama culturale internazionale.

 

FABIO NICOLINI (Acrobatica al suolo) dall’Italia

L’artista propone in versione poetica e brillante acrobazie derivanti dalla capoeira e dalla ginnastica artistica trovando il giusto compromesso scenico tra il movimento danzato e la spontaneità diretta dell’acrobatica. Esaltanti evoluzioni presentate in chiave moderna e dinamica mediante una logica di leggerezza.

 

FRANCESCO SGRÒ (Roue cyr) dall’Italia

Un uomo solo sulla scena con un grande cerchio, due entità che si sfiorano e si fondono nella perfezione della forma. Come in un moto eterno, sembrano sospesi, sorprendendo le leggi della gravità e rendendo visibili immagini che a tratti appaiono illusioni.

Francesco Sgrò, acrobata e danzatore, diplomato alla scuola di circo Flic di Torino, compie la sua formazione in differenti scuole tra Belgio, Francia e Inghilterra.

Studia danza sin da bambino e si specializza nella tecnica contemporanea, dando vita ad un nuovo linguaggio tra danza, manipolazione d’oggetti e acrobatica

È uno dei primi artisti italiani a portare nei suoi spettacoli la “rue cyr”, un cerchio di metallo in cui si sviluppano incredibili evoluzioni acrobatiche.

Nel 2008, con la sua performance, vince il “Festival europeo della scienza”.

Nel 2010 con la sua compagnia vince il premio “Equilibrio” per la danza contemporanea e il suo prossimo spettacolo sarà prodotto dalla Fondazione “Musica per Roma-Auditorium parco della musica”.

 

ALESSANDRO MAIDA (Acrobatic ball) dall’Italia

Un numero di acrobazia danzata con una sfera di equilibrio. Al contrario di un giocoliere, Alessandro si fa portare, lanciare e ribaltare dalla sua stessa palla, alla ricerca di una stabilità impossibile da trovare, poiché su di una sfera l’immobilità non esiste. Tra poesia ed energia assistiamo al raggiungimento di un’armonia totale tra uomo e oggetto.

 

© Riproduzione riservata 03 Agosto 2010

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