aggiornato il 11/09/2010 alle 7:07 da

Campanelli: Io sindaco? Sono una persona ambiziosa

MONOPOLI – In un settembre che prepara la discussione e la riflessione sulle sorti dell’Amministrazione comunale e che presagisce ed ipotizza grandi cambiamenti nell’assetto della giunta Romani,  Giuseppe Campanelli, quotato come l’uomo più forte della squadra di Romani, tra risultati conseguiti con la sua delega ai Servizi Sociali, il basso profilo comportamentale e una pignola gestione del lavoro, a Fax parla per la prima volta da “politico”, in questo ricorrente vociare che lo vorrebbe candidato a primo cittadino.

La politica ferve in un clima politico teso. Cosa sta accadendo?
Tranne qualcuno che probabilmente aveva delle aspettative diverse, tutto questo clima politico pericoloso non lo vedo all’interno della maggioranza. Bisogna anche fare una distinzione fra tensione di alcuni componenti e quella tra partiti. Finora ho assistito solo a episodi di esternazione di sentimenti personali. Anche i dissidenti, nella loro lettera, non hanno parlato a nome del partito. Il partito non è in rotta con gli altri.
La verifica annunciata da Romani è alle porte e il suo operato non sarebbe qualitativamente a rischio. Cosa ne pensa?
La verifica di metà mandato è un fatto positivo: si ha l’opportunità di analizzare il lavoro svolto e gli obiettivi raggiunti. La valutazione del lavoro però deve essere nelle mani dei partiti e del Sindaco. Saranno loro a decidere chi deve restare e chi no. Io sono soddisfatto del lavoro svolto poiché sono tanti gli obiettivi prefissati, dichiarati ufficialmente e raggiunti. Questo non significa che su di me non si debba fare un’attenta valutazione.
Alla maniera della “verifica” richiesta dalla Puglia Prima di Tutto?
In quel caso si voleva avere più dignità rappresentativa a livello amministrativo dato che è il 2° partito della coalizione, ora alla pari con Monopoli Futura.
Chi uscirà con le costole rotte? Una previsione.
Se fossi nei panni del Sindaco avrei grosse difficoltà a buttare giù dalla torre qualcuno perché mi faccio prendere dal lato umano e poiché con i colleghi si è instaurato un ottimo rapporto interpersonale e si è creata una squadra. E’ vero che c’è sempre qualche giocatore che rende di meno o di più ma l’importante è che la squadra vinca al termine del mandato e la squadra vincerà.
Al di là dei sentimentalismi, la politica è concretizzazione di fatti…
Non si deve parlare di demerito. Non sono più di tre che rischiano. Tutti però abbiamo programmato un lavoro per 5 anni, qualcuno ha giocato male ma solo perché leggero caratterialmente.
Lontani forse dai problemi veri della gente che si sente inascoltata.
Io ho basato il mio assessorato sull’ascolto e il rapporto umano. La gente sa che è difficile risolvere i problemi ma quantomeno la politica deve saper ascoltare. Certo avverto questo disagio ma avviene perché quando c’è un’Amministrazione troppo vecchia si parla di rinnovare, quando ce n’è una giovane bisogna tener conto dell’impeto, peccando così di esperienze di vita.
Romani in un’intervista ha detto che la giunta di uomini politici ne ha pochi. Si sente un politico?
Sì, nel senso che mi sono presentato alle elezioni del 2008 e sono stato il terzo, dopo Specchia e Piepoli, più votato. Il politico deve rimettersi alla volontà ed alla scelta degli elettori. Sono stato eletto e credo di esserlo.
Ipotesi elezioni anticipate a Monopoli. Come la vede?
Mi auguro e auspico che non si verifichi l’eventualità perché mi rendo conto dall’interno dell’Amministrazione che per realizzare tutto il programma di questa giunta occorrono tutt’e cinque gli anni. Interrompere adesso significherebbe danneggiare il lavoro.
Nonostante la pioggia di polemiche piovuta sui vari “lavori”? Pug, viabilità…
Il Pug verrà approvato, dato che mancano pochi giorni, le polemiche muoiono lì, perché si sarà raggiunto un risultato storico. Si deve dare il tempo di ultimare le opere e giudicare tutto a fine mandato: è una partita di calcio, nella quale se il giornalista prepara il commento al primo tempo ignorando il secondo, fa una brutta figura. Dobbiamo dire che Pasqualone non ha responsabilità in questo perché c’è piovuta addosso una finanziaria che per far rispettare il patto di stabilità, impone la sospensione dei pagamenti delle opere durante l’anno in corso.
Il suo obiettivo è dunque arrivare a fine mandato. E le voci su Campanelli futuro candidato Sindaco?
Con quello che mi dice per strada la gente, questa città mi sta restituendo in termini di riconoscenza più di quanto sto dando col lavoro. Ognuno di noi ambisce a migliorare la propria posizione; così come sono ambizioso nella vita e nel lavoro, per la politica è la stessa cosa, ma sia chiaro: il mio Sindaco e il mio leader è Emilio Romani, finché sarà Sindaco o candidato Sindaco io sarò con lui.
Anche Romani è ambizioso…
Se lui dovesse essere eletto a Roma come tutti mormorano, sicuramente me la potrò giocare alla pari degli altri ma non sarò mai il suo antagonista.
© Riproduzione riservata 11 Settembre 2010

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