aggiornato il 03/07/2017 alle 7:30 da

La P1 all’esame del consiglio comunale

solemareMONOPOLI – E’ la delibera-atto d’indirizzo sullo sviluppo urbano per l’ambito attuativo P1, il provvedimento più atteso dei 12 punti all’odg della seduta di consiglio comunale in programma alle ore 15 di questo pomeriggio. L’intenzione dell’amministrazione comunale è licenziare con l’unanimità dei consensi un atto “chiaro” che dia un peso specifico al Comune di Monopoli durante la conferenza dei servizi preliminare alla stipula dell’accordo di programma sulla riqualificazione dell’area dell’ex cementificio ed ex oleifici Marasciulo (P1 del Pug). Il provvedimento, analizzato a più riprese durante le sedute della I Commissione consiliare all’Urbanistica, così com’è non piace alle opposizioni (Gruppo Misto, Manisporche e Partito Democratico) orientate a presentare alla massima assise cittadina fino a cinque emendamenti che pongano dei punti fermi circa la pianificazione dell’area. Ciò a tutela dell’interesse della collettività, stante una proposta di riconversione urbanistica, quella redatta dall’architetto spagnolo Capdevilla per la proprietaria SoleMare srl, apprezzata a livello strettamente progettuale ma che non convince appieno dal punto di vista tecnico: “Stiamo lavorando a questo. Su quell’area non sono ammessi errori” ha dichiarato Pietro Barletta. Tra le perplessità della minoranza, che si materializzeranno, appunto, nella presentazione d’emendamenti a modifica della bozza di delibera che giungerà in sala Perricci, figura la delocalizzazione dei volumi in contrada Lamalunga con la realizzazione di un albergo ma in un terreno non tipizzato come turistico-residenziale che quindi presuppone una variante al Pug strutturale. Le opposizioni, invece, premono affinché vengano rispettate le destinazioni del Pug. E all’obbedienza allo strumento urbanistico si punta anche con la richiesta di porre una linea di demarcazione chiara e netta fra la parte a valle ed a monte di via Nazario Sauro così da garantire all’ente comunale il 50% delle volumetrie. Un altro nodo è rappresentato dalla normativa. Le minoranze urgono affinché vi sia un puntuale accertamento delle volumetrie (noti soltanto i 40 mila mq concordati nell’atto stipulato a Bergamo) e che si faccia chiarezza sulla norma da applicare per la definizione delle volumetrie: se la “formula” del volume esistente diviso tre o se l’indice del 20%, specie in ambito portuale. Non è escluso, però, che anche la maggioranza, impegnata nel corso della settimana in una serie di “riunioni preparatorie” alla seduta di consiglio comunale possa alla fine farsi promotrice di proposte di modifica della delibera. In particolare da Forza Italia sarebbe emersa la necessità di qualche correttivo e precisazione. In tal senso il portavoce della federazione Patto con la Città/FI non si sbilancia: “Stiamo facendo delle valutazioni. Magari -ha dichiarato- si potrebbe arrivare ad un emendamento che contenga anche qualche nostra idea”.

© Riproduzione riservata 03 Luglio 2017