aggiornato il 03/02/2012 alle 16:54 da

Pecore sbranate dai randagi. Paura nelle campagne. E a Noci arrivano i lupi

NOCI – Pecore sbranate. Sono circa sessanta i capi di bestiame sgozzati da branchi di cani randagi inselvatichiti negli ultimi quattro mesi.

L’area più colpita, stando alle testimonianze degli allevatori, è quella a ridosso del Canale di Pirro e del Barsento dove si incrociano i confini territoriali dei comuni di Monopoli, Putignano e Noci. I randagi si aggirano di notte, prendendo di mira gli allevamenti, soprattutto di ovini. Domenica scorsa, a farne le spese, è stata l’azienda zootecnica Amodio di contrada Paretano (cui si riferiscono le immagini), in agro di Monopoli. Il branco ha sgozzato otto pecore gravide, ferendone gravemente una decina. Casi analoghi si sono verificati nei mesi scorsi anche in altre masserie della zona, specie tra Putignano ed Alberobello. Ad agire, con molta probabilità, è stato lo stesso branco. Nelle campagne di Noci, invece, i timori sono legati alla presenza dei lupi. A metà strada proprio tra Noci e Mottola è stato ritrovato un esemplare di sei mesi, ucciso da un’auto in transito. L’esame del dna, unitamente all’analisi dei tratti somatici, ha confermato che si tratta di un lupo. La presenza del predatore è stata segnalata anche da Andrea Novembre, allevatore della zona. L’ha visto con i suoi occhi davanti a casa sua. “Mi ha sbranato almeno quindici capi di bestiame tra pecore, asini e capre” racconta a Fax.

Intanto c’è paura tra gli allevatori. “La situazione è preoccupante e non escludiamo sconfinamenti di lupi in tutta l’area rurale del sud- est barese” spiega a Fax, Dario Petruzzi di Confagricoltura Monopoli.

Domani tutti gli approfondimenti sulle edizioni di Fax.
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© Riproduzione riservata 03 Febbraio 2012

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