aggiornato il 24/04/2013 alle 10:00 da

La finanza sequestra 25mila borse elettriche: erano pericolose per la salute

NOCI – I Militari della Compagnia Guardia di Finanza di Monopoli, partendo da ordinari controlli di tipo amministrativo su prodotti a bassa tensione, hanno avviato un’attività d’indagine molto articolata, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, finalizzata alla repressione del commercio di prodotti pericolosi per salute umana.
I controlli dei militari erano focalizzati sul prodotto denominato “Caldo Cuscino”, cioè di un morbido sacchetto, dotato di dispositivo elettrico per riscaldare il liquido contenuto all’interno, che ha la peculiarità di rilasciare il calore nelle ore successive.
In buona sostanza l’articolo, importato e commercializzato in Italia dalla società Euronovità S.r.l. di Noci (BA), si presenta come un’evoluzione della classica borsa dell’acqua calda, dotata però di un dispositivo elettrico per il riscaldamento. Tale oggetto quindi, viene utilizzato esclusivamente in ambito domestico per scaldare mani, piedi, collo e, come avveniva in passato, sotto le coperte, provvedendo a creare il tepore necessario per affrontare la notte in maniera più confortevole.
Durante le attività di controllo ci si è resi conto che tale prodotto emanava un pungente odore, tale da destare i sospetti dei militari operanti che provvedevano a inviare, immediatamente, due campioni, per le valutazioni tecniche sulla pericolosità, al Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Bari – Aldo Moro.
Il Dipartimento, avvalendosi dei suoi ricercatori, dopo aver sottoposto ad esame le emissioni prodotte dal “cuscino caldo”, riferiva di aver individuato “quantità significative di idrocarburi alifatici, idrocarburi aromatici ed idrocarburi clorurati”, attenzionando soprattutto le sostanze di cui è nota, e quindi classificata, la pericolosità per esposizione inalatoria al rischio cancerogeno.
Le preliminari analisi chimiche svolte permettevano di rilevare che in condizioni di non utilizzo, quindi spento, il prodotto risulta rilasciare emissioni di derivati del petrolio (toluene, benzene, etc) dieci volte superiori al limite consentito esponendo quindi il consumatore al rischio cancerogeno per inalazione; mentre in caso di funzionamento, le emissioni di questi derivati del petrolio raggiungono valori estremamente alti, tali da far incorrere i consumatori in rischi concreti.

Le successive attività d’indagine hanno permesso di appurare che il prodotto “Caldo Cuscino”, nelle sue due varianti identificate con codici “EN-85071” e “EN-86153”, commercializzato dalla società nocese, veniva importato direttamente dalla Repubblica Popolare Cinese (ove era fabbricato) e rivenduto su tutto il territorio nazionale, attraverso successive cessioni a numerosi punti vendita.
Dalle indagini si è appreso che il prodotto, prima della sua commercializzazione, veniva sottoposto a controlli da parte di una società anglosassone, al fine di ottenere le necessarie certificazioni per essere immesso in commercio all’interno dell’Unione Europea. Tuttavia, è emerso che le citate certificazioni erano parziali, in quanto afferenti  esclusivamente l’apparato elettrico.
L’azienda nocese quindi, acquisendo tale certificazioni e tramite l’apposizione del marchio CE, ha immesso in commercio un prodotto che, agli occhi del consumatore, risultava conforme nella sua interezza, ma che nella realtà dei fatti aveva delle certificazioni parziali, limitate all’apparato elettrico e non alla componente chimico-fisica, in ordine a cui le ulteriori analisi, chimica e del prodotto, fatte eseguire da tecnici appositamente nominati dalla Procura, hanno rivelato la natura di prodotto pericoloso per la salute umana, per rischio cancerogeno o di insorgenza di patologie croniche più in generale da esposizione inalatoria
La Procura della Repubblica di Bari, nella persona del sost. Proc. dr. Marcello Quercia ha, pertanto, chiesto ed ottenuto dal GIP-Sede, dott.ssa Annachiara Mastrorilli, il sequestro di circa quarantamila pezzi su tutto il territorio nazionale, presso i grossisti e/o acquirenti in buona fede di partite di prodotti “Caldo Cuscino”.
Per la piena efficacia del provvedimento cautelare verrà inoltre attivata la procedura Rapex (European Rapid Alert System for non-food consumer products), il sistema europeo che consente l’allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi.
Grazie a questo sistema le autorità nazionali notificano alla Commissione europea i prodotti che, ad eccezione degli alimenti, dei farmaci e dei presidi medici, rappresentano un grave rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori.
Il rappresentante legale della citata società di Noci (BA) è stato denunziato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari.

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© Riproduzione riservata 24 Aprile 2013

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