aggiornato il 11/06/2015 alle 10:54 da

Allarme mare: dopo l’acqua sporca arriva anche il petrolio

no petrolPOLIGNANO – Piove sul bagnato. Dopo il guaio con il depuratore malfunzionante per un guasto arrivano le trivellazioni della Northern Petroleum. Infatti lo stop dato alle compagnie per l’estrazione del minerale nel mare tra Polignano, Monopoli e Brindisi è stato annullato. Ne dà notizia il sindaco di Polignano, Domenico Vitto, in un comunicato diffuso agli organi di stampa.

Dopo le tante opposizioni del Comune di Polignano a Mare   ad ogni  provvedimento statale finalizzato ad autorizzare possibili prospezioni e successive trivellazioni dinanzi alle coste pugliesi – non ultimo il secco no   espresso il 10 novembre 2014 alla “Nuova disciplina dell’efficacia degli atti di assenso alla ricerca e coltivazione degli idrocarburi off-shore” –  è davvero  deludente  prendere  atto che il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Mare di concerto con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo  hanno concluso con  esito positivo la procedura VIA inerente la prima fase del programma dei lavori del permesso di ricerca idrocarburi “d61 F.R.-NP”, finalizzata alla ricerca sismica con rilevamento sismico 2D (D.M. n°106 dell’8 giugno u.s.), la procedura VIA inerente la Prospezione geofisica 3D Adriatico Meridionale nell’ambito dei permessi di ricerca FR 39 NP e FR 40 NP (D.M. 104 del 08/06/2015) nonchè  la procedura VIA inerente il Permesso di ricerca idrocarburi “d66 F.R.-NP”.(D.M. 105 dell’8 giugno u.s.). Tutti questi progetti coinvolgono la costa pugliese nei tratti tra Bari e Brindisi e, dunque, costituiscono un serio pericolo per l’ambiente e per l’economia.
Quale  Sindaco di questa splendida e rinomata  cittadina, nella ferma contrarietà allo sfruttamento del territorio da parte delle aziende petrolifere e nella piena  convinzione  che occorra, invece, proseguire il percorso già intrapreso di esaltazione dei parametri di eco-sostenibilità e valorizzazione della  vocazione turistico – paesaggistica del territorio, confermato dai prestigiosi riconoscimenti conseguiti dell’assegnazione, dal 2008 ad oggi, della Bandiera Blu dalla FEE ITALIA nonché dell’inclusione nella Guida  Blu del Touring Club con l’assegnazione, quest’anno, delle “CINQUE VELE” di Legambiente, preannuncio che porrò in essere  ogni possibile  azione legittima  per bloccare i succitati provvedimenti e che coinvolgerò  la Regione,  tutti i parlamentari  pugliesi e i  comuni  costieri interessati in una  seria azione  di  difesa del sistema ambientale.
Coniugare  la migliore qualità della vita alle  notevoli prospettive  di sviluppo economico e turistico del territorio offerte dalla valorizzazione delle ormai rinomate bellezze paesaggistiche e naturalistiche non è  più utopistico: occorre prenderne atto ed impedire che le aziende petrolifere, in nome di specifici interessi economici di pochi, ipotechino il futuro della nostra comunità  con il rischio di gravi danni ambientali. Con questa convinzione,   con fermezza e determinazione, auspico l’ennesimo  impegno convergente delle tantissime e trasversali sensibilità locali esistenti.

© Riproduzione riservata 11 Giugno 2015

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