aggiornato il 08/09/2011 alle 9:30 da

Attentato al Papa, sprazzi di verità

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POLIGNANO – Attentato al Papa è un volume davvero da non perdere, per capirne di più su una serie di casi giudiziari che coinvolgono varie importanti vicende del recente passato italiano. L’ex magistrato Ferdinando Imposimato, nel libro-intervista “Attentato al Papa”  racconta al giornalista Sandro Provvisionato (con cui ha già pubblicato nel 2008 “Doveva morire”, inchiesta sul caso Moro)  la sua teoria sull’attentato contro Papa Giovanni Paolo II, avvenuto a Roma il 13 maggio 1981. Imposimato ha seguito la vicenda soltanto indirettamente a Roma collaborando con i magistrati Priore e Martella, e dopo essere andato in pensione ha continuato ad indagare personalmente anche per l’amicizia con la famiglia Orlandi, di cui è diventato rappresentante legale. La vicenda è molto più complessa di ciò che appariva inizialmente, e coinvolge anche il caso del rapimento nel 1983 della diciassettenne Emanuela Orlandi all’interno delle mura del Vaticano, diventata strumento inconsapevole del terrorismo internazionale. Sono coinvolti ben sei Paesi (Francia, Bulgaria, Russia, Germania, Turchia, Polonia); un killer (Ali Agca, che oltre al Papa aveva tra gli altri obiettivi Bourguiba, Walesa, Dom Mintoff e Khomeini) che afferma di essere Gesù Cristo; un grande gruppo di spie (monsignori, cardinali ed anche guardie svizzere) che s’infiltrano nelle stanze del Papa; due giudici “bulgari” che sono ritenuti i due organizzatori del sequestro Orlandi. Ci sono anche un morto che in effetti non è morto (il presunto organizzatore dell’attentato al papa), due italiani trattati come spie dal governo bulgaro per ritorsione nei confronti del nostro, ma che spie non sono, un sindacalista incarcerato e scagionato soltanto vent’anni dopo.

© Riproduzione riservata 08 Settembre 2011

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