aggiornato il 25/09/2014 alle 15:51 da

Maurizio Pellegrini debutta a Milano con Fred

Maurizio Fred7POLIGNANO – È stata presentata il 17 Settembre, la stagione 2014/15 del Teatro Filodrammatici di Milano. Tra i tanti spettacoli in cartellone, il 23 Febbraio sarà la volta di A QUALCUNO PIACE… FRED! lo spettacolo scritto e interpretato da Maurizio Pellegrini insieme alla Chamber Swing Orchestra e giunto alla sua quarta stagione consecutiva di repliche.
 
L’ospitalità nella stagione del noto teatro milanese era prevista per la compagnia vincitrice della Prima edizione del Premio “Riccardo Pradella”, istituito  in memoria del Maestro di Recitazione dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano scomparso due anni fa.
 
Questa prima edizione è stata, dunque, vinta da EPOS TEATRO “per – recita la motivazione – l’efficace capacità organizzativa e l’autentica passione a diffondere l’attenzione al Teatro”.
 
Un importante riconoscimento per la compagnia con sede a Polignano a Mare e per Maurizio Pellegrini, direttore artistico da sempre impegnato nella produzione teatrale di rarità drammatiche e testi originali, oltre a numerose iniziative per il territorio, dal progetto Unconventional alla recente Opera-Zione Fitzcarraldo.
 
Un riconoscimento che giunge da un’istituzione storica come il Teatro e l’Accademia dei Filodrammatici di Milano per l’impegno della nostra giovane compagnia pugliese, spesso poco considerata dagli amministratori locali.
 
Dedichiamo questo premio, che sarà consegnato il prossimo 23 Febbraio, in occasione della replica nel prestigioso Teatro milanese, a Polignano a Mare, a tutta la gente che in questi quattro anni di produzione ci ha sostenuto, continuando a darci forza e motivazione per l’avvenire.
 
È stata un’emozione inenarrabile ricevere il verdetto del Premio Pradella. Riccardo (cui il premio è intitolato) è stato il mio ultimo Maestro di recitazione. Ho imparato moltissimo da lui, dalla sua lunga esperienza, dalla sua profonda umanità e generosità. Sono stato suo Assistente alla regia per due produzioni e sapere della sua scomparsa due anni fa è stato un brutto colpo. Quando si vive il Teatro si fa comunione di tutto: si condividono i ricordi, i pensieri, le capacità, i sogni, il sudore, il tempo. Tanto tempo. Dietro ogni battuta c’è un universo “di sé” e Riccardo, quell’universo, sapeva leggerlo senza bisogno di lenti. Vincere il premio a lui dedicato è un po’ come ritrovarlo, come festeggiare insieme a lui per la breve ma intensa strada percorsa. Per me, che in quella Scuola ho investito sacrifici e passione, è un grande riconoscimento. Sono contento per tutti i miei collaboratori perché questo premio è anche loro; sono contento perché qualcuno riconosce il nostro impegno e lo ritiene degno di considerazione, ed infine sono contento per tutta la mia comunità. Devo a tutti voi che in questi anni mi avete sostenuto, prima nella mia esperienza personale ed ora come gruppo di lavoro, questo premio. A voi che vi siete avvicendati sulle poltrone di svariati spazi teatrali pur di condividere con noi un’ora di Vita. Quella vita cui solo il Teatro sa metterci dinanzi, quello stesso Teatro di cui facciamo parte tutti insieme. A nuove avventure, dunque! E Grazie.

© Riproduzione riservata 25 Settembre 2014

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