aggiornato il 30/03/2016 alle 9:38 da

Femminicidio, Putignano dice no

femminicidioPUTIGNANO – Diffondere la cultura della non-violenza, in particolare nei confronti delle donne. Con questo obiettivo, l’amministrazione comunale ha scelto la data del primo aprile prossimo per avviare una riflessione sul tema del femminicidio. La giornata si aprirà alle 10.30 con l’apposizione nel chiostro comunale di una targa in memoria di tutte le donne vittima di violenza. La targa avrà anche valore di monito contro ogni tipo di violenza. Nel pomeriggio, appuntamento alle 17.30 in sala consiliare per la conferenza dal titolo “Stalking e femminicidio. Tra aspetti giuridici, misura di contrasto e tutela delle vittime”. Interverranno: Antonio Maria La Scala, presidente nazionale dell’associazione culturale Gens Nova Onlus e dell’associazione Penelope Italia Onlus; Pietro Battipede, vice questore della polizia di Stato, dirigente del commissariato di Gravina di Puglia, e autore del libro “Io non ho paura” (Progedit Editore); Angela Lacitignola, responsabile del Centro antiviolenza dell’ambito di Putignano e Rosamaria Scorese, testimone di un caso realmente avvenuto. Nella stessa giornata, in sintonia con la riflessione avviata dall’amministrazione comunale, i soci dell’associazione “Friendly” realizzeranno “Il muro delle bambole”. Si tratta di un’installazione artistica, già realizzata nelle maggiori città d’Italia, dove le bambole, giocattoli prediletti dalle bambine di ogni età, si trasformano in un simbolo della femminilità violata. La parete scelta per l’installazione è quella del palazzo municipale che si affaccia su piazza XX Settembre. A realizzarla saranno gli stessi membri dell’associazione, apponendo sia bambole dismesse, sia bambole realizzate appositamente da Carla Piccareta con la sua azienda. “L’idea ci è venuta dopo un viaggio a Milano, città in cui l’installazione è stata già realizzata. Non sapevamo che anche il Comune stava organizzando delle iniziative contro la violenza sulle donne abbiamo – spiega Lello Maggipinto, dell’associazione “Friendly” – Quando siamo venuti a conoscenza l’uno dell’altro abbiamo deciso di realizzare un unico evento”. L’opera, però, non sarà completata in giornata, perché l’obiettivo è quello di rendere  il “muro delle bambole” un’opera interattiva, dove ogni cittadino potrà apporre una bambola in segno del proprio impegno contro il femminicidio e la violenza di genere. Da qui, l’idea dell’associazione di non dare un limite temporale all’opera, ma di fare in modo che essa possa rimanere il più al lungo possibile, compatibilmente con i danni che potrà subire a causa degli eventi atmosferici e di eventuali incursioni vandaliche.

© Riproduzione riservata 30 Marzo 2016

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