aggiornato il 30/05/2011 alle 8:08 da

Il nuovo segretario della Cgil

PUTIGNANO – segretario-cgil-mastropietroMilita in Cgil da quando aveva 13 anni e fondò un movimento scolaresco vicino al sindacato. Nel 1976 è entrato ufficialmente nella sigla dei lavoratori impegnandosi a Gravina in Puglia, città dove risiede, ed ufficialmente dal 6 maggio è passato alla guida della Cgil comunale di Putignano. Parliamo di Donato Mastropietro, il nuovo segretario cittadino della Cgil che prende così il posto lasciato vacante da dimissionario Gianni Mastrangelo.

Mastrapietro ricopre inoltre il ruolo di Segretario provinciale della Federazione Lavoratori Chimici Energie Tessile e Manifatturiero: settori nevralgici per l’economia di Putignano. Da due settimane Mastropietro è nella sede locale in piazza Plebiscito ed è ancora in una fase di studio del territorio anche se un’idea per frenare il dramma della disoccupazione c’è già: “Un tavolo permanente, o meglio una task force per l’occupazione”.

L’idea è quella della creazione di una piattaforma di confronto sul tema occupazionale e sui progetti di rilancio dell’economia locale con l’intermediazione dell’amministrazione comunale volta a favorire il confronto fra mondo imprenditoriale ed associazioni di tutela dei lavoratori. Mastropietro ci spiega: “Lungi da noi pensare a fare iniziative unilaterali, noi vogliamo fare le iniziative unitarie. Nelle prossime settimane, dopo aver formato il coordinamento comunale, la prima cosa da fare sarà chiedere un incontro a Cisl e Uil così da porter iniziare a socializzare e a valutare se avviare una sorta di vertenza comunale, una piattaforma per le politiche occupazionali locali”.

Un progetto ambizioso che però deve necessariamente passare prima per la creazione di un coordinamento della Cgil che sia di supporto al nuovo segretario. E per fare ciò, Mastropietro fa appello a “tutte le categorie di lavoratori dipendenti presenti sul territorio, anche lavoratrici e lavoratori, compagni e compagne che abitano a Putignano ma non lavorano a Putignano perché devono fare propria la militanza nel comune di appartenenza”.
© Riproduzione riservata 30 Maggio 2011

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