aggiornato il 11/05/2012 alle 18:35 da

La Cap chiude il 2011 in perdita

PUTIGNANO – assemblea_capSedici milioni di euro è il fatturato della Cooperativa Allevatori Putignano che chiude il bilancio al 31 dicembre 2011 con una perdita di €148.122. L’assemblea dei soci si è svolta giovedì sera a Noci, alla presenza dell’assessore regionale Dario Stefano che ha rimarcato l’importanza del modello cooperativistico per cui intende promuovere una nuova legge regionale che ne riveda e aggiorni i termini.

Nel 2011, la 45enne cooperativa di allevatori ha dovuto adeguarsi ai venti di crisi fronteggiando i maggiori costi, anche quelli del prezzo del latte crudo alla stalla +17%, e sui mercati ha realizzato maggiori ricavi riducendo la vendita del latte a favore dei prodotti caseari.

“La perdita è superiore a quella dello scorso anno – ha detto il presidente Pierdonato Costa in assemblea – ed è il quarto anno consecutivo che si registra un disavanzo. Ciò è dovuto alla difficile situazione economica; nel corso dell’anno si sono registrati: maggiori costi pari al 6%, rispetto al 2010, per servizi costi logistici e commerciali incrementati del 43% e consumi dovuti ad un trend di crescita del  6% del costo delle materie prime, maggiori costi che sono stati ricompensati da maggiori ricavi e incrementi pari al 2.88 % per effetto combinato di qualità e valore. Nel corso dell’anno hanno positivamente influito sui costi: il minore impatto degli ammortamenti -51% e una significativa riduzione dei costi per analisi  sanitarie -22%; ha influito negativamente l’impatto per maggiore costi di trasporto merci +11.61%, e imballaggi e vuoti ¬+23%; inoltre, dato principale, al 31.12.11 la Cap vantava dallo Stato crediti iva per € 837.557. Hanno penalizzato: l’incidenza del costo della materia prima +17%, il materiale di consumo e il costo di trasporto e distribuzione, oltre ad alcune rigidità del sistema che non hanno consentito di trasferire repentinamente, con l’adeguamento dei listini, detti aumenti ai propri clienti, e questa incapacità si è tradotta in mancanza di liquidità.

Nel 2011 sono stati spesi ben € 841.015 euro in più per comprare la stessa quantità di latte acquistato nel 2010. E con l’aumento del costo del latte alla stalla è scattato anche l’obbligo dell’adeguamento del mangimificio imposto dalla Regione Puglia”.

La Cap ha un organico aziendale di 11 impiegati e 35 operai, l’attività di mangimificio viene svolta esclusivamente nei confronti dei soci che nel 2011 sono stati 360 con 13 nuovi soci entrati e 16 soci che nel corso dell’anno hanno abbandonato la cooperativa.

Nell’esercizio 2011, la Cooperativa Allevatori Putignano ha ridotto la vendita del latte crudo a beneficio della vendita del prodotto caseario espando così la presenza sui mercati e nella grande distribuzione. In tutta Italia la Cap registra ricavi pari a oltre 15 milioni di euro.

“La Cap è una realtà importante – ha detto il sindaco di Putignano, Angelini De Miccolis, ricordando il fondatore Giovanni Laera – una realtà presente sul territorio da 45 anni. E il bilancio appena presentato smentisce le previsioni di ‘uccello di malaugurio’ fatte da alcuni”. Il sindaco di Putignano ha poi elogiato gli allevatori: “Per essere imprenditori oggi – ha detto – occorre essere dei duri e dei coraggiosi”.

Il sindaco di Noci, Piero Liuzzi, ha evidenziato come gli allevatori oggi rappresentino uno stile di vita e di lavoro da prendere ad esempio: “C’è la necessità di tornare a stili di vita più sobri, e voi – ha detto rivolgendosi agli allevatori – rappresentate il ritorno alla semplicità, alla capacità vera di fare”.
© Riproduzione riservata 11 Maggio 2012

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