aggiornato il 29/06/2012 alle 9:11 da

Famiglie e Badanti in Rosa. Esperienze di integrazione a confronto

PUTIGNANO – Si è tenuto ieri nella Sala Consiliare del Comune di Putignano la tavola rotonda dal tema “Famiglie e Badanti in Rosa – esperienze di integrazione a confronto” con l’obiettivo di illustrare i contenuti del suddetto progetto e del PROGETTO R.O.S.A. che sono due importanti strumenti che stanno contribuendo a garantire un approccio più professionale e  innovativo nei confronti del tema dell’assistenza familiare affidata a cittadine migranti e non solo.

Alla tavola rotonda hanno partecipato il Sindaco di Putignano, Gianvincenzo Angelini De Miccolis, l’Assessore agli affari sociali del Comune di Putignano Vito Genco, Gianvito Ricci – Coordinatore progetto “Badanti: Accoglienza, Orientamento, Integrazione”, Cristina Sunna – Assistenza tecnica PO FESR Puglia, Vito Belladonna – Project Manager “Progetto R.O.S.A.” Regione Puglia. La tavola rotonda è stata coordinata da Paolo Vinella, Presidente dell’Associazione “L’isola che non c’é” – Putignano.

Le testimonianze di una Assistente Familiare e di nonno Giovanni hanno evidenziato come questa professione assume una rilevanza crescente nella società moderna. In particolare il progetto BADANTI: ACCOGLIENZA, ORIENTAMENTO E INTEGRAZIONE” parte dall’osservazione che le esigenze delle famiglie italiane nella gestione soprattutto dell’anziano fanno crescere il bisogno di assistenza continuativa; tale lavoro spesso svolto da donne migranti non sempre regolari, che non conoscono la lingua italiana né i loro diritti, provenienti prevalentemente dai paesi dell’Est europeo.

Per questo il progetto sta erogando una serie di servizi sperimentati nei comuni dell’ambito sociale di Putignano (Alberobello, Castellana Grotte, Locorotondo, Noci e Putignano) con l’obiettivo di assolvere da un lato al bisogno di accoglienza e di integrazione presente nella popolazione migrante, in particolare quella di sesso femminile, impegnata nell’attività di assistenza in famiglia e, dall’altro, permettere a queste “operatrici sociali” di offrire un servizio migliore e più rispondente ai bisogni delle famiglie e degli assistiti.

Oggi il progetto ha raggiunto più di un centinaio di utenti provenienti dell’Est Europa tutte con esigenze e bisogni diversi attraverso uno sportello itinerante posto su un camper che fermandosi nelle piazze dei comuni secondo un calendario prestabilito, eroga servizi di informazione e orientamento in particolare in ambito legale, sanitario, fiscale. Inoltre, numerose sono le richieste di incontro con lo psicologo ad attestare il bisogno di un supporto e di un riferimento in una situazione esistenziale molto difficile e delicata.

Il progetto ha inoltre ottenuto ottimi risultati nella creazioni di reti sociali attraverso incontri ed eventi nei Comuni dell’ambito che hanno visto la partecipazione attiva delle istituzioni e delle associazioni nell’azione di informazione e sensibilizzazione.

L’Associazione Quasar di Putignano in particolare ha curato gli aspetti di informazione realizzando il “Vademecum di Integrazione – ingresso, soggiorno, lavoro e assistenza” uno strumento utile a fornire le prime indicazioni per un soggiorno “regolare” e dignitoso nel nostro paese.

Il progetto termina ad ottobre e oggi insieme a varie istituzioni si sta valutando la sostenibilità del progetto oltre questo periodo di sperimentazione.

Il progetto R.O.S.A. – Rete per l’Occupazione e i Servizi di Assistenza – della Regione Puglia è un sistema a sostegno delle persone interessate a ricevere e a svolgere lavoro di assistenza familiare domiciliare. Le attività previste dal Progetto vanno dalla definizione di un profilo di competenze, da utilizzare come punto di riferimento per qualificare il lavoro di cura domiciliare, all’istituzione di Elenchi provinciali di assistenti familiari volti a favorire una gestione trasparente del mercato del lavoro nel settore dei servizi domiciliari alle famiglie a garanzia della qualificazione e della regolarità nel rapporto di lavoro. Il progetto prevede anche l’istituzione di percorsi formativi volti a qualificare il lavoro delle operatrici.

La tavola rotonda è stata quindi l’occasione per informare delle opportunità che il sistema di rete regionale mette a disposizioni per qualificare e mettere in chiaro una professione che ha una forte componente sociale e di integrazione.

All’incontro ha partecipato una delegazione greca ospite dell’Associazione per la Formazione Professionale Quasar, composta da 18 professionisti che si occupano di sostegno e formazione nell’ambito dell’inclusione sociale dei migranti e che sono nel nostro territorio per due settimane di incontri, dibattiti, visite guidate ed eventi nell’ambito del progetto Leonardo da Vinci – VETpro – “INTERCULTURAL MEDIATOR” 2011-1-GR1-LEO03-06634 che ha come principale obiettivo lo scambio di Buone prassi sociali nell’ambito della mediazione interculturale e delle politiche sull’immigrazione.

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© Riproduzione riservata 29 Giugno 2012

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