aggiornato il 26/10/2013 alle 8:36 da

Una petizione contro la chiusura del paese a Carnevale

varco polizia municipalePUTIGNANO – Mancano ancora quattro mesi al carnevale ma a Putignano soffia già forte il vento di polemica. Sul piede di guerra questa volta sono alcuni commercianti che in questi giorni stanno raccogliendo le firme per una petizione: si chiede al sindaco di rivedere l’allocazione dei chioschi fast food ambulanti durante le sfilate per non togliere clienti ai commercianti che a Putignano lavorano tutto l’anno, e di riorganizzare la disposizione dei parcheggi che negli ultimi due anni ha purtroppo tenuto le auto dei visitatori fuori dal centro abitato facendo terra bruciata attorno ai locali commerciali che si trovano in periferia. A farsi promotore della mobilitazione è stato Angelo Pizzutilo del Flair Caffé ma in poche settimane sono già più di 100 le firme raccolte. “Chiediamo solo di poter lavorare” spiega Pizzutilo “negli ultimi due anni noi come tanti altri esercenti abbiamo dovuto abbassare le saracinesche durante le sfilate perché di turisti nemmeno l’ombra e persino i nostri clienti abituali erano scoraggiati a prendere l’auto dalla chiusura totale del paese”. Nella petizione si legge: “Chiediamo che venga posta attenzione alla tutela delle attività economiche locali, agli esercizi collocati lungo tutta la zona impegnata dalle sfilate di carnevale ed in generale a tutti gli esercizi del paese; chiediamo che i residenti ed i commercianti di Putignano, già fortemente provati dalla crisi e dalla pressione fiscale, non vengano danneggiati dall’evento del Carnevale, ma ne traggano beneficio, attraverso una riqualificaione delle zone in cui lo stesso si svolge; Chiediamo, a tal fine: a) la ricollocazione dei chioschi ambulanti in una unica zona ristoro, ove gli esercizi locali siano meno esposti alla concorrenza sleale di chi, spesso non rispettando le più essenziali regole igieniche, utilizza prodotti alimentari di bassa qualità e di dubbia provenienza, lasciando cumuli di rifiuti in prossimità delle attività commerciali, alle quali, invece, è imposto l’onere della raccolta differenziata, oltre a quello di mettere a disposizione dei turisti e degli stessi concorrenti i propri servizi igienici; b) la riorganizzazione dei parcheggi all’interno del centro abitato, fatto salvi i luoghi strettamente interessati dalle sfilate, poiché la chiusura totale del paese al traffico, con l’obbligo di parcheggio in zone esterne dedicate, non consentono il passaggio attraverso le diverse vie di Putignano, ha azzerato l’afflusso di turisti in tutte le attività commerciali ed in tutti i bar lontani dal centro, arrecando danni economici tanto ingenti quanto ingiusti, atteso che un evento come il Carnevale dovrebbe essere uno straordinario strumento di rilancio per l’immagine del nostro apese, favorendone la crescita economica a vantaggio di tutti i cittadini”. I promotori della petizione intendono chiudere la sottoscrizione entro fine novembre per poter protocollare il documento all’attenzione del sindaco De Miccolis in tempo utile per ricevere un riscontro prima dell’organizzazione del prossimo carnevale. E ricordano che il sindaco è tenuto dallo Statuto comunale a dare una risposta entro 60 giorni dalla ricezione della petizione.

© Riproduzione riservata 26 Ottobre 2013

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