aggiornato il 09/01/2014 alle 12:09 da

Diserbanti, Rifondazione richiama il Comune alle sue responsabilità

diserbante a put 2000PUTIGNANO – Dopo la notizia diffusa da Fax nel numero del 14 dicembre 2013, sono giunte numerose reazioni sull’uso di materiale tossico (probabilmente diserbante) per bonificare le zone verdi del paese. Forte si era subito levata la protesta di alcuni residenti del quartiere Putignano 2000 per l’uso del pericoloso prodotto anche in zone frequentate dai bambini per la presenza di giostrice. Legambiente ci aveva poi scritto per criticare la scelta del Comune condividendo le preoccupazioni dei cittadini. Oggi sul tema interviene anche il partito di Rifondazione Comunista che ci ha trasmesso un comunicato che pubblichiamo qui di seguito:

DISERBANTI: I CITTADINI ATTENDONO UNA RISPOSTA

 

     Nelle settimane scorse la stampa locale ha pubblicato prima le domande di cittadini perplessi e poi il riscontro del circolo LEGAMBIENTE circa l’uso di diserbanti, potenti e pericolosi veleni, su spazi pubblici a Putignano. Nessuno si è preso la responsabilità, né la briga di rispondere, anche se la questione, secondo noi, è piuttosto grave e qualcuno responsabile ci sarà pure.

     Lo spettacolo è sotto gli occhi di tutti: dal parcheggio e dai prati intorno ai capannoni, ai campi pubblici di spandimento dei liquami depurati su via Gioia, passando per il Parco di Putignano 2000, i giardini e i prati delle scuole pubbliche, spazi verdi intorno al cimitero, ecc. è tutto un triste e squallido vedere di erba secca e morta, proprio in una stagione in cui il verde inonda splendidamente la nostre campagne, i nostri boschi, le colline, suscitando l’ammirazione e lo stupore di visitatori e turisti.

     Purtroppo, però, a morire non è solo l’erba, ma anche ogni forma di vita che vi abita e che è alla base della biodiversità che rende possibile la nostra stessa sopravvivenza sul pianeta Terra: dalla micro flora e fauna che rende vivo e fertile il terreno, agli insetti, ai rettili, agli uccelli, ai piccoli mammiferi, agli stessi cani portati a spasso nell’erba avvelenata che annusano in continuazione aspirandone i vapori mortali e che spesso mordicchiano anche. Le piogge trasporteranno il veleno nella falda, inquinando l’acqua che serve non solo per irrigare la frutta e la verdura che poi mangeremo, ma che spesso va ad integrare la disponibilità di acqua potabile. Nei campi di spandimento di via Gioia, le acque depurate devono rispettare alcuni parametri e requisiti igienico-sanitari proprio per evitare di inquinare la falda in cui penetrano: prima depuriamo le acque e poi avveleniamo acque e terreni con i diserbanti. E quelle persone che abbiamo visto raccogliere cicorielle nelle aiuole del Parco e in altri spazi verdi avvelenati? Si arrangeranno, anche se poi sappiamo che tante malattie derivano oggi proprio dagli alimenti inquinati e che i costi della salute gravano sulle tasche di tutti i cittadini. E i bambini che andranno a correre sull’erba trattata respirandone la polvere? Peggio per loro, avrebbero dovuto leggere i volantini anonimi affissi su qualche tronco o palo elettrico.

     Ovviamente, l’uso dei diserbanti sugli spazi pubblici è stato autorizzato da qualche responsabile dell’Amministrazione Comunale, che ora fa finta di niente, come quello che lancia la pietra e nasconde la mano. Eppure, un giorno sì e l’altro pure, ci si sciacqua la bocca con l’ambiente e l’ecologia. C’è pure qualche partito che il termine “ecologia” l’ha inserito nel proprio nome. Dove sono? Perché in alcune aiuole l’erba è stata sfalciata ed in altre è stato usato il diserbante?

     Per concludere, la difesa dell’ambiente, della salute e della stessa possibilità di sopravvivenza della vita, compresa la nostra, non possono essere un semplice slogan o una moda. Ci sono territori e Comuni che intelligentemente hanno vietato l’uso di fitofarmaci e pesticidi sul loro territorio: oltre che salvaguardare l’ambiente e la salute di chi ci abita, hanno capito che diventa un affare perché i loro prodotti avranno un marchio di qualità riconosciuto che farà lievitare il valore e la richiesta dei prodotti stessi che potranno fregiarsene. Le Amministrazioni pubbliche dovrebbero essere sempre di esempio positivo per gli agricoltori e per tutti i cittadini. Noi, invece, noi siamo i soliti dritti …

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Sez. “M. Pusterla” – Purtignano

 

 

      

     

© Riproduzione riservata 09 Gennaio 2014

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