aggiornato il 28/12/2012 alle 18:02 da

Bombe a casa del debitore, condannato a 2 anni

PUTIGNANO – Giuseppe Tria, imprenditore 67enne di Putignano, che  da maggio scorso si trovava ai domiciliari per aver posizionato due ordigni artigianali sul pianerottolo di casa dei familiari di un presunto debitore, è stato condannato, nell’ambito del processo celebrato con rito abbreviato, per i reati di fabbricazione e detenzione di ordigni incendiari e tentata estorsione. La pena a lui riconosciuta dal giudice Sergio Di Paola è stata quantificata in 2 anni di reclusione ma Tria ha usufruito del beneficio della sospensione quindi non andrà in carcere. Per le imputazioni di tentato omicidio e tentativo di incendio, il giudice ha invece deciso per l’assoluzione.

Giuseppe Tria, titolare della ditta di carpenteria “Cs Metalli” di Putignano era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Bari il 16 maggio dopo essere stato riconosciuto dalle riprese di un sistema di videosorveglianza presente a pochi metri dal condominio “visitato” la notte precedente da Tria. Le due bombe artigianali posizionate sul pianerottolo della casa erano collegate a taniche di benzina ma l’ordigno, ha stabilito il processo, era troppo rudimentale per poter funzionare. La miccia srotolata lungo gli otto piani del palazzo si spense infatti prima di poter nuocere a qualcuno.

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© Riproduzione riservata 28 Dicembre 2012

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