aggiornato il 05/02/2014 alle 18:00 da

Presi a fucilate i cartelli della ZAC

spari cartello zacPUTIGNANO – E’ di appena due mesi fa l’approvazione della prima ZAC (zona di addestramento cani) nel territorio putignanese e già si segnalano episodi vandalici e/o intimidatori. Gli ambientalisti, i primi a porre dubbi, però questa volta non c’entrano. Il progetto, a quanto pare, non piace alla categoria dei cacciatori. Il progetto di una zona dove addestrare i cani da caccia anche in periodi in cui la caccia è vietata, a sorpresa ha creato malumori fra taluni cacciatori perché di punto in bianco si sono viste precluse zone campestri e boschive prima utilizzate per la propria attività venatoria. L’istituzione di una ZAC prevede infatti che l’area sia completamente recintata inibendo il sito ai non autorizzati. Ciò ha provocato i malumori di una parte della categoria evidentemente abituata a passare di terreno in terreno senza curarsi delle proprietà private. La tensione è arrivata ad un livello di allerta nelle scorse settimane quando il proprietario dell’area ZAC ha recintato il perimetro esterno dei 73 ettari, posizionando cartelli con la seguente dicitura: “Regione Puglia – Provincia di Bari. Zona addestramento cani tipo “B”, seguita dai riferimenti di legge e delle autorizzazioni ottenute. E la reazione dei soliti ignoti non si è fatta attendere. Qualcuno ha “impallinato” i cartelli, sparando contro di essi con i propri fucili da caccia. Sui fatti è stata sporta denuncia presso la locale caserma dei carabinieri che ha avviato indagini. Si ipotizza una bravata ad opera di giovani cacciatori che si sarebbero visti inibiti una zona prima ritenuta franca per la caccia. In realtà i malumori della categoria dei cacciatori per l’autorizzazione concessa da Provincia e Regione alla ZAC, si erano manifestati pare già mesi fa con una petizione promossa dalla categoria.

Per chiarezza, occorre ricordare che la ZAC si trova in zona “Frassineto”, nel dettaglio nel sito rupestre della Madonna delle Grazie. Quella di Putignano è una delle pochissime ZAC presenti nel barese. Il regolamento regionale del 2000 definisce di 5 anni la durata della concessione, salvo revoca o rinnovo, ed identifica così le zona di addestramento cani del tipo B: “sono destinate all’addestramento e a gare cinofile con abbattimento di fauna riprodotta in batteria limitatamente alle specie cacciabili: Quaglia, Fagiano, Starna, per tutto l’anno, anche nel periodo di caccia chiusa”. E’ assolutamente escluso quindi che l’area sia utilizzata per la caccia di specie selvatiche anche nei mesi diversi da quelli del periodo venatorio. Gli unici esemplari cacciabili sono quelli di allevamento e al solo scopo di addestramento dei propri cani che, in assenza di tale area, per legge non potrebbero essere liberati se non nel periodo in cui la legge consente la caccia. Il sito ZAC è interamente recintato e sottoposto a controllo da parte del concessionario, con ingresso a pagamento. Essendo il sito inserito nel contesto di una “masseria didattica” già funzionante, il proprietario ha chiarito che l’attività di addestramento cani funziona esclusivamente fuori dal periodo venatorio, quando finisce cioè la migrazione dei volatili selvatici, per evitare “tentazioni” improprie da parte dei frequentatori della ZAC.

(Nelle foto uno dei cartelli “impallinato” dai cacciatori e alcune immagini della zona di addestramento cani di Putignano)zaczac uccelli migratori

© Riproduzione riservata 05 Febbraio 2014

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