aggiornato il 23/01/2011 alle 10:07 da

Maria Callas, non “Divina” solo donna

PUTIGNANO – È uIMG_0982n omaggio a Maria Callas quello che l’attrice Carmela Vincenti esprime attraverso lo spettacolo “Ti scrivo dalle nuvole”. Ma a salire sul palco non è la Divina, semplicemente la donna Callas raccontata nell’ultima tranche della sua vita (gli anni ’70), dall’abbandono di Aristotele Onassis, all’incontro con Pier Paolo Pasolini, alla morte sia del miliardario greco che dell’intellettuale. Di mezzo il vuoto di una mancanza di amori negati. Un monologo quindi che impegna l’attrice in una recitazione intensa, sofferta, con importanti sfumature ritmiche. Il pubblico accorso al Teatro Margherita giovedì sera ha premiato la Vincenti con un lungo applauso. Noi, pur ritenendo significativa la drammaturgia scritta a quattro mani dall’attrice e Carlo Bruni, che firma anche la regia dello spettacolo, abbiamo qualche perplessità. Sebbene si tratti di un racconto in chiave intimista, sorretto dalla selezione musicale di Luca Molino e dalle scene e costumi di Giuseppe Bellini, la recitazione appare in alcuni passaggi una lenta e posticcia prosopopea del personaggio, mentre le parole vanno da altra parte e dicono di una Callas “ferocemente” innamorata della vita. Sul palco un registratore a bobine gira quando “la cantante più famosa al mondo” si racconta e si arresta ogni qual volta la scena è inondata dal canto della Callas, in un rovesciamento che sottolinea il senso dello spettacolo. Ancora, una sedia rovesciata e un lampadario acceso e coperto da un lenzuolo, piccoli segni che umanizzano una malinconia mai colmata dai successi. “Ti scrivo dalle nuvole” è l’esordio di una lettera che la cantante dedicò a Pasolini. È l’appello di un’anima sola ad una delle sensibilità più significative del ‘900. Ad unire i due personaggi è una sorta di comune sentire. La Callas interpreta la Medea nell’omonimo film di Pasolini, ma la pellicola non ottiene il successo sperato. La carriera del soprano greco è al tramonto e si spegne anche la possibilità dell’amore. Pasolini è legato alla Callas da profondo affetto, ma la sua passione ha il volto dell’attore Ninetto Davoli. Il 15 marzo 1975 muore Onassis. Il 2 novembre dello stesso anno è l’addio a Pasolini. Il 16 settembre del 1977 Maria Callas muore a Parigi. L’epilogo: “Parigi è molto bella in settembre, sembra quasi ci prenda in giro”.

 

© Riproduzione riservata 23 Gennaio 2011

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