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Tango para Maria, il debutto al Margherita

PUTIGNANO – Tango_Para_Maria_Teatro_Margherita_9_e_10_novembre_2011_15Un poeta italiano parte per Buenos Aires in cerca di fortuna. Nel viaggio di Carmine, questo il nome del protagonista, ci sono tutte le valigie di cartone dei migranti pugliesi che hanno attraversato l’oceano in cerca di un miraggio, di una possibilità chiamata Argentina. “Tango para Maria”, concerto poetico andato in scena al Margherita mercoledì 9 e giovedì 10 novembre, più che raccontare una storia, la evoca attraverso le parole di un grande poeta argentino. Lo spettacolo è infatti liberamente ispirato all’Operita “Maria de Buenos Aires” di Horacio Ferrer – Astor Piazzolla. Ma di mezzo ci sono anche inediti di Dino Parrotta, attore e regista, protagonista di questo numero zero del progetto “Il Teatro … Cantiere Aperto”. È notte, Carmine batte a macchina i suoi pensieri, ma i tasti si mettono a seguire il tempo del tango. Si entra così in Buenos Aires, in un sobborgo della metropoli, e ci si ritrova in una milonga. Qui tutto parla di una donna, che si dice di facili costumi. La leggenda di Maria de Buenos Aires si perde nei ricordi e nelle dicerie di tutti i migranti che, della terra del tango, hanno fatto un po’ la loro seconda patria. La voglia di riscattare una povertà non solo materiale, ma anche identitaria, si impasta al lunfardo, miscellanea di lingue, parlato in codice usato dai malavitosi. E proprio un amante malavitoso, secondo la leggenda, uccide Maria, ragazza dei postriboli, ma anche volto dell’innocenza. In Maria le contraddizioni si esaltano, gli eccessi coesistono, perché Maria è la città stessa, come il tango è ballo, ma anche rituale. Quando il protagonista indossa le scarpe del tango, così eleganti, sul palco tutto cambia. Le luci abbandonano le tinte blu e si fanno rosse. Rosse di passione, carne e sangue. Rosse come la rosa di un “non ti voglio”. Fanno parte di questo viaggio poetico Lisa Manosperti, voce e immagine di Maria, Antonio Ippolito al bandonèon, Camillo Pace al contrabbasso. Lo spettacolo è una produzione Carl Orff e Primo Teatro. Direttore di produzione Vito Amatulli, aiuto regia Patrizia Labianca, scenografie di Nicola Genco.  

Il progetto vede il Patrocinio di Comune di Putignano – Assessorato alla Cultura, Regione Puglia, Unione Europea, e con il Patrocinio Istituzionale dell’Ambasciata Argentina in Italia. Impegnate in questo numero zero del Cantiere Teatro, l’associazione musicale Carl Orff, la compagnia Primo Teatro, il Consorzio I Make.  

 

© Riproduzione riservata 11 Novembre 2011

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