aggiornato il 05/09/2011 alle 10:00 da

Casa per senzatetto, il progetto è inutile

PUTIGNANO – consiglio_opposizioneManca una programmazione chiara che provi a dare risposte ai reali bisogni dei cittadini e si interviene invece a spot secondo la regia dei bandi regionali. Su questo filone si poggia la critica dell’opposizione alla politica del centro sinistra del sindaco De Miccolis. La critica arriva all’indomani dell’ennesima candidatura di un progetto putignanese ad un bando regionale che concretamente non porterà alcun vantaggio ai putignanesi. Stiamo parlando dell’immobile di via Parri, ex scuola elementare, candidato a divenire rifugio per disagiati e senzatetto. Un progetto che dovrebbe essere realizzato, se approvato, con 699mila euro di finanziamento regionale, 124mila euro di cofinanziamento comunale e 108mila euro di risorse del Piano di Zona.
Domenico Giannandrea, capogruppo del Pdl in consiglio comunale, commentacosì: “Una cosa si fa se serve e se si hanno i soldi, se si agisce solo perché i soldi cadono dall’alto, non è né etico né onesto quindi non si fa”. Giannandrea si rivolge quindi alla maggioranza di centro sinistra e polemizza: “Se vi dicono che ci sono valanghe di milioni per costruire una centrale nucleare, che fate?”. Il capogruppo fa notare che l’atto di indirizzo approvato in giunta inserisce il progetto nell’ambito dell’art. 81 del Regolamento della Regione Puglia n. 4 del 2007 che destina queste strutture a persone “vittime di tratta e sfruttamento lavorativo e sessuale”. “I beneficiari di questo intervento non saranno quindi certamente i putignanesi”, commenta Giannandrea. L’apertura di un rifugio per persone in stato di assoluto e grave disagio in un territorio, quello putignanese almeno per il momento estraneo a tali situazioni, fa levare il fantasma di una seconda San Pietro Piturno. L’analisi di Giannandrea spazia poi agli altri maxi interventi in opere pubbliche che poca attinenza hanno, per il capogruppo azzurro, con i reali problemi dei cittadini. E qui spunta il cantiere aperto del teatro: “Noi siamo quelli che hanno preso gli anziani dalla casa di riposo e li hanno portati a Bisceglie ed adesso sono sparsi nelle strutture dei comuni limitrofi; siamo anche quelli che dopo la chiusura della scuola di vico Roma hanno trasferito i bambini delle elementari in una sede inadeguata. Un’amministrazione che non si preoccupa dei suoi anziani e dei suoi bambini è come una famiglia che non si cura dei nonni, che manda i figli a scuola dove capita e che poi si preoccupa di avere il televisore al plasma. Io quel padre di famiglia lo disistimo”. Per Giannandrea manca uno sguardo progettuale a lungo termine, e si chiede: “E ai costi di gestione del teatro ci hanno pensato?”. La conclusione è presto detta: “Da questa amministrazione sono state privilegiate le necessità movimentistiche ed elettoralistiche alle reali necessità del paese. Mi auguro che la gente lo stia capendo”. L’improvvisazione è invece quel che emerge dal progetto che interessa i PL5 e PL7. “Non si capisce qual è la priorità, se è la realizzazione degli hangar del carnevale lo dicano e se ne assumano la responsabilità”. Giannandrea comprende le ragioni della protesta dei residenti: “Quando compro una casa compro anche la vista, e siccome per comprarla accendo un mutuo che mi sopravvive, è normale che la cosa non mi vada bene”. Giannandrea annuncia quindi la preparazione di un esposto che sarà sottoscritto dai consiglieri di opposizione ed inviato alla Procura per fare luce sulla questione e verificare, così come si crede, se con questo progetto sia stato “leso un legittimo diritto dei cittadini”. L’opposizione in consiglio pare quindi essersi destata dalla sonnolenza degli ultimi due anni, e promette Giannandrea: “Una volta svegli non abbiamo intenzione di fare passi indietro, anche perché – scherza – il caffè non lo paghiamo“.

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© Riproduzione riservata 05 Settembre 2011

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