aggiornato il 24/10/2014 alle 16:30 da

Archeoclub, 40 anni di storia e ‘tanta indifferenza’ [FOTOGALLERY]

IMG 8484RUTIGLIANO – Nonostante il clima freddo, l’incontro dell’Archeoclub svoltosi  giovedì 23 ottobre nella sala conferenze di Palazzo San Domenico, è stato surriscaldato dalle parole del vice presidente nazionale della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali, Letterio Munafò: “Avverto un’indifferenza totale dell’amministrazione comunale nei confronti del museo e quindi anche della possibilità di Rutgiliano di avere una sua ragione d’essere come città della cultura, come io speravo che fosse nel momento mi prodigai per far avere alla città lo scudo blu. Bisogna fare qualcosa! Adoperiamoci perché la cultura di questa città diventi propositiva di iniziative culturali serie, perché venga riaperto il museo e vengano esposti quei reperti che ora sono nei depositi”. Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Ancona, che ribadisce che una delle priorità dell’amministrazione è rientrare in possesso dei beni per inserirli nel museo che verrà riaperto quanto prima, il vice presidente dichiara con fermezza: “Fra poco farò ritirare lo scudo blu! Nel 2010 ho stipulato un protocollo di collaborazione e di intenti col Comune per operare insieme, per la valorizzazione della cultura e delle attività culturali; protocollo che non è stato onorato. Se il Comune non dimostrerà di aver intenzione di agire, scioglierò pubblicamente il protocollo!”. Nonostante tutto, la restante serata trascorre in un clima di commozione, allegria e condivisione. Delle tante belle cose che abbiamo in Puglia e del merito dell’Archeoclub nel farle conoscere, parla Carlo Amodio, portavoce del  presidente del Gal del Sud Est Barese Pasquale Redavid. L’Archeoclub fa un gran percorso descrittivo del passato, del presente e del futuro della comunità e di questa associazione. Una storia sentita e vissuta in prima persona descrive, non senza una certa commozione, Giuseppe Sorino, presidente Archeoclub d’Italia sede di Rutigliano, che accompagna i presenti tra i ricordi delle importanti scoperte fatte dal 1973, anno in cui l’Archeoclub è stato fondato, sino ai giorni d’oggi. Giorni che attualmente vedono un grande cambiamento, una più grande consapevolezza tra la gente dell’importanza delle testimonianze storiche, si compiace il vice presidente Archeoclub d’Italia, sede di Rutigliano, Nicola Valenzano. Sentimenti condivisi dal vice presidente nazionale Walter Scottucci: “Oggi ho visto un pubblico infervorarsi per il suo museo, è una cosa straordinaria che mi fa venire i brividi!”. Del futuro, invece, parla Vincenzo Defilippis, socio fondatore della sede di Rutigliano dellArcheoclub d’Italia sede; un futuro ancor più grande, dice, fatto di obiettivi importanti, per un paese che può fare tanto. Importante il contributo di Diego De Ceglia, cultore di storia locale, che fa un sunto sintetico dell’articolo scritto con Cesare Colafemmina, in merito alla presenza ebraica in puglia (“La presenza ebraica a Rutigliano nel XV-XVI sec.” ). Negli occhi di Giuseppe Sorino, spiccava una forte emozione durante la consegna dei riconoscimenti alle famiglie dei soci scomparsi distintisi nella storia della sede Archeoclub di Rutigliano. Il giornalista Capotondo ha al termine inaugurato la mostra fotografica “40 anni di Archeoclub a Rutigliano” e la mostra itinerante “Cerealia: Cerere e il Mediterraneo”.

© Riproduzione riservata 24 Ottobre 2014

Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!


Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commento *
Nome
Email *
Sito web