aggiornato il 02/09/2010 alle 15:13 da

Comuni_cando con Lorenzo Gassi

TURI – Con la relazione di Lorenzo Gassi e l’introduzione della dott.ssa in storia dell’arte Ilaria Arrè, si è tenuta da domenica 22  a domenica 29 la 2ª edizione della rassegna d’arte contemporanea “Comuni_cando”. Nella suggestiva cornice dell’Arco Perfido, in via XX Settembre, nel giorno della presentazione un emozionato Gassi nelle vesti di direttore artistico ha sintetizzato in maniera essenziale, senza inoltrarsi in stucchevoli panegirici, le finalità dell’iniziativa. Il maestro di origine rutiglianese – ma ormai turese d’adozione – ha posto l’accento sul ruolo dell’artista nella società e sul rapporto che lo stesso ha con gli appassionati dell’arte pittorica (e non solo). “Praticare l’arte – ha sottolineato Gassi – è la forma più alta della nobiltà dello spirito”. Spetta comunque all’artista non banalizzare un così potente veicolo di comunicazione attraverso la produzione di “infinite tele inutili, di statue, installazioni…destinate ad accumularsi nei depositi dell’oblio perchè privi del lume della ragione e del giusto spirito cui dovrebbero ispirarsi”. Spetta quindi agli operatori d’arte non disorientare il pubblico con opere banali e dallo scarso pathos. “L’artista – ha proseguito Gassi – deve scendere dalla Torre di Babele e dialogare con la società che lo circonda”. Supportando questo convincimento del maestro potremmo dire, parafrasando lo storico francese Jules Michelet, che “l’artista deve percorrere l’immensità delle profondità sociali, invece di tenersi alla superficie e di cedere ai comodi per salire”. Un aiuto a questo riguardo potrebbe giungere, come ha ricordato Gassi in conclusione, dai critici se solo questi facessero con coscienza il loro lavoro. “Non abbiamo bisogno di critici-non-critici che non aiutano gli autentici talenti ad emergere”. Con questo atto d’accusa Gassi ha quindi ceduto la parola ad Ilaria Arrè, non prima di aver ringraziato il Comune di Turi – rappresentato nell’occasione dal sindaco Vincenzo Gigantelli e dall’assessore alla polizia municipale Giampiero Luisi – per il patrocinio concesso. La dott.ssa Arrè ha illustrato gli stili dei diversi espositori – provenienti in larga parte dal nord e sud est barese – partendo dalle atmosfere metafisiche del dechirichiano Marcello Colacicco per finire al tecnicismo dalle reminiscenze caravaggesche di Max Di Gioia, senza tralasciare i paesaggi “caotici” dello stesso Gassi (gli altri artisti presenti sono Umberto Colapinto, Raffaella Greco, Roberto Fatiguso, Francesco Incampo, Francesco Mignacca, Giovanni Mansueto, Maria Teresa Romano e Mariarosaria Schena). La Arrè ha quindi provato a spiegare al pubblico presente il significato di arte: “arte è la meraviglia dell’idea nella forma”, per poi consigliare ai visitatori di guardare le opere con l’intendo di ricercare nelle stesse “i caratteri della meraviglia”.
© Riproduzione riservata 02 Settembre 2010

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