aggiornato il 19/07/2011 alle 18:00 da

U fermagge punde di Pasquale del Re

TURI – pasquale_del_re_formaggio_puntoIl centro storico di Turi è stato lo scenario della presentazione del nuovo libro di Pasquale Del Re dal titolo “U fermàgge pùnde”. Sabato scorso, presso piazza san Nicola, un folto pubblico ha potuto assistere alla presentazione di una commedia in dialetto turese che riporta alla luce pezzi di un passato che ormai non c’è più. L’evento, presentato da Monica Notarnicola, ha visto la presenza dell’autore e gli interventi del dott. Michele Boccardi, consigliere regionale della Regione Puglia e sponsor del libro; del prof. Raffaele Valentini del Centro Studi di Storia e Cultura di Turi; del dott. Mino Miale, presidente dell’associazione culturale “Il Poliedro”. Tutti gli ospiti hanno sottolineato l’importanza culturale dell’opera di Del Re che ha l’obiettivo di tramandare le antiche tradizioni alle nuove generazioni e, allo stesso tempo, quello di promuovere il territorio turese. Il libro dedica una prima parte alla narrazione di abitudini, usi, costumi e credenze che caratterizzavano la cultura popolare dei nostri avi. Si racconta, ad esempio, dei muretti a secco, della “gura”, dei soprannomi, della “Festa grande” e così via. L’autore riporta sulla pagina scritta tutto quello che ha registrato con la sua memoria nel corso degli anni e lo fa in un modo del tutto divertente e ironico. L’intervento del prof. Valentini, che ha curato la traduzione del testo in dialetto, è stato incentrato proprio sull’importanza dell’utilizzo del vernacolo per tramandarlo alla nuove generazioni. “Il mancato uso di una lingua – ha affermato il prof. Valentini – porta alla sua inevitabile scomparsa. Questo è quello che sta accadendo al nostro dialetto che pian piano sta evaporando e sono sicuro che tra un po’ di anni, quando non ci saranno più gli anziani a parlarlo, scomparirà definitivamente. Tutti dobbiamo attivarci affinché ciò non avvenga e, in questa direzione, grande merito va dato ad opere come quella di Pasquale Del Re che assolvono alla funzione di conservare e tramandare una lingua tanto ricca e preziosa”. La serata è proseguita con l’intervento del dott. Mino Miale che è stato colui che ha ritrovato la commedia abbandonata in un vecchio cassetto e l’ha consegnata all’autore. Grande sorpresa della serata è stata la messa in scena di alcuni dei pezzi più esilaranti della commedia. Grazie all’esibizione di Domenico Del Bene, Irene Mastronardi, Francesca Gentile e Carmela Cannataro il pubblico ha potuto rivivere scene di vita quotidiana che hanno fatto apparire sul volto dei presenti sorrisi velati da un po’ di nostalgia.

 

© Riproduzione riservata 19 Luglio 2011

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