aggiornato il 23/05/2014 alle 17:22 da

Confronto tra candidati, interruzione illegittima [video]

PFC 5633TURI – Doveva essere un confronto. Lo è stato per tre quarti. L’altro quarto è stato macchiato dall’eccesso di foga della candidata dei Futuri Possibili Irene Di Noia e dall’interruzione delle forze dell’ordine che hanno dato seguito a un’ordinanza che non era stata comunicata ufficialmente alla nostra redazione. Nonostante ciò, il confronto tra i candidati sindaco c’è stato. E, moderato dal giornalista Michele Lorusso, è stato interessante e, a tratti, pungente. Unico assente (come in tutti gli altri confronti organizzati in questo mese) il candidato del Movimento 5 Stelle Francesco Guerra. Hanno risposto al nostro appello il dott. Rocco Birardi (Con Turi), il dott. Menino Coppi (Impegno Comune per Turi), il dott. Peppino Denovellis (Turi Futura), Irene Di Noia (Futuri Possibili) e il dott. Sandro Laera (#SiAmo Turi). Dalle prime battute è emerso che alle europee Birardi voterà per il Nuovo Centro Destra, Coppi per il Pd e Denovellis per Fratelli d’Italia. Di Noia ha evitato di rispondere e Laera ha espresso la propria indecisione tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ma anche che, nell’ultima dichiarazione dei redditi, Laera ha dichiarato 51mila euro, Denovellis 90mila, Coppi 30mila e Birardi 92mila. Detto ciò, il dibattito è entrato nel vivo. Ed è cominciato dalla fine dell’amministrazione Resta. Birardi, l’unico consigliere di minoranza a non firmare la sfiducia, ha detto che non ha condiviso le modalità con cui si è arrivati a quell’atto, mentre Coppi e Laera hanno espresso un giudizio negativo sui due anni di governo dello pneumologo, a differenza di Denovellis che ha parlato di una buona amministrazione. Si è discusso anche di casse comunali: per tutti la situazione è precaria, ma ognuno ha formulato le proprie proposte per realizzare quanto annunciato in campagna elettorale, in maniera compatibile con la situazione finanziaria del Comune di Turi. Che, qualora la causa avviata dal commissirio straordinario con la Banca Intesa Sanpaolo per i Boc vada a buon fine, potrebbe migliorare in virtù di una entrata di circa 800mila euro. Si è parlato anche di burocrazia e trasparenza e dei contenziosi che spesso l’ente deve affrontare. Poi l’interruzione da parte dei carabinieri i quali sostenevano che l’autorizzazione di Fax fosse fino alle ore 21.30. In realtà il nostro settimanale l’aveva richiesta fino a mezzanotte ed è stata modificata senza notificarlo alla redazione. Sul settimanale in edicola tutti i dettagli. Qui, il video del confronto.

© Riproduzione riservata 23 Maggio 2014

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