aggiornato il 01/11/2021 alle 13:07 da

Sequestri indagine Lombardi, il Sindaco: “sono tutte brave persone”

Questa settimana Il sindaco Lovascio, ha rilasciato al settimanale Fax, in edicola da sabato scorso, un’intervista sul tema del sequestro di beni per 20 milioni che vede in primo piano un’inchiesta della Procura di Bari relativa all’assegnazione dell’appalto per la raccolta dei rifiuti soldi urbani assegnato tra il 2012 e il 2014. Anni in cui Lovascio era sindaco della città.

“Le persone coinvolte non solo sono persone per bene, ma persone oneste che hanno fatto il proprio dovere” ha detto Lovascio a Fax. L’inchiesta che ha portato al sequestro di beni per oltre 20 milioni è figlia, secondo il primo cittadino, di un incomprensibile azione giudiziaria. Il Sindaco si dice, infatti, sicuro che tutto verrà chiarito e hanno agito rispettando le regole e, soprattutto, in assoluta buna fede.

Sindaco, sulle persone coinvolte pendono delle accuse pesanti, che cosa non ha funzionato?

Le persone coinvolte non sono mai state messe nelle condizioni di spiegare il proprio operato. I fatti sono molto chiari ed è evidente che hanno agito correttamente.

Sì, ma resta il fatto che sia stata affidata una gara con un Durc irregolare…

Su questo si è espresso il Consiglio di Stato. La seconda classificata nella gara, la Tra.de.co. all’epoca fece ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato. Dopo che quest’ultimo si espresse sulla regolarità della gara, fu sottoscritto il contratto. Dal 2012, arrivammo al 2014 proprio per attendere che i giudici si esprimessero sul ricorso. Nel frattempo la seconda classificata, Tra.de.co., alla quale all’epoca dei fatti era affidato il servizio di raccolta di rifiuti in città, continuò a lavorare e, dunque, nell’attesa della sentenza non si arrecò danno a nessuno. Il comportamento del Comune è stato assolutamente lineare, e dopo la sentenza del Consiglio di Stato si arrivò al punto che gli uffici comunali venivano diffidati dagli avvocati della Lombardi a sottoscrivere il contratto. E a quel punto o disattendevi le sentenze della Magistratura o ti attenevi alle cose che si dicevano in giro.

C’è poi quella transazione per il ristoro ambientale e la fideiussione falsa?

La questione del ristoro ambientale è stata conclusa con un vero successo. Abbiamo incassato per intero il denaro. Il cento per cento.

Come?

Con la compensazione. Abbiamo incassato e applicato le sanzioni fino alla rescissione del contratto per inadempimento. E’ stata una soddisfazione recuperare quei soldi. Meglio di così, che cosa avrebbero potuto fare? Non lo riesco a capire, dove sta la truffa? E il danno erariale?

Poi è arrivata la Er.Cav…

Sì nel corso del servizio la Lombardi è andata in concordato preventivo e il Comune di Conversano ha rifiutato la prosecuzione del servizio con Er.cav. La curatela, infatti, ci propose il subentro ma noi preferimmo seguire un’altra strada e arrivò la Falzarano.

Resta però il fatto che in Comune è stata protocollata una richiesta di regolarità fiscale all’Agenzia delle Entrate per verificare la posizione della Lombardi (che non era in regola con i pagamenti). E, stando agli elementi raccolti dai magistrati, quella lettera non è mai partita…

Su questo non le so rispondere, si tratta di passaggi tecnici di cui si occupano gli uffici. Da me i documenti non passavano. Le posso però dire che i funzionari erano pressati anche dai legali della Lombardi che inviavano diffide, credo anche più di una, per eseguire una sentenza. Si rischiava di esporre l’Ente ad un risarcimento danni perché nel servizio c’era la Tra.de.co. che, manco a farlo apposta, era l’azienda ricorrente e perdente. Che altro avrebbero dovuto fare?

© Riproduzione riservata 01 Novembre 2021

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